L’indagine dopo la morte del poliziotto di Catania
Per Zuccaro AstraZeneca è sicuro poiché nessun magistrato vaccinato ha avuti effetti avversi
Il vaccino di AstraZeneca? È sicurissimo, e la “fermezza di tale convinzione” è dimostrata dal fatto che “lo scrivente e la stragrande maggioranza dei magistrati e del personale di questo ufficio si sono recati a ricevere la somministrazione del predetto vaccino quando già si stava procedendo per accertare le cause di alcuni dei predetti eventi“.
Sono le parole che firma in una nota ufficiale il procuratore di Catania Carmelo Zuccaro, titolare del fascicolo di inchiesta aperto dopo la morte dell’agente di polizia Davide Villa, deceduto il 7 marzo scorso, 12 giorni dopo la somministrazione del vaccino anglo-svedese. Zuccaro e la procura catanese indagano in particolare per il reato 443 c.p (“Commercio o somministrazione di medicinali guasti o imperfetti”).
Per Zuccaro dunque la dimostrazione che il farmaco non produca effetti avversi gravi sta nel fatto che, prima che emergesse questa ipotesi e prima della sospensione del vaccino, lui e i suoi colleghi si siano fatti vaccinare con lo stesso vaccino. Una teoria curiosa: se ne potrebbe dedurre quasi che, se fosse capitato qualcosa a Zuccaro o agli altri magistrati vaccinati, le conclusioni sarebbero state opposte.
Nella nota diffusa dalla procura catanese si legge dunque che per Zuccaro “non constano elementi che consentano di ipotizzare che gli eventi sui quali sta indagando siano sintomatici di un pericolo nell’utilizzo del vaccino di AstraZeneca e neanche di alcuni lotti del medesimo, da parte della generalità dei soggetti nei cui confronti tale utilizzo è consentito”.
Sul caso del decesso dell’agente Villa “i primi accertamenti medici effettuati, seppur parziali rispetto ai quesiti proposti, consentono di affermare che, in base alle caratteristiche genetiche riscontrate in relazione ai quesiti proposti, non sussistono fattori genetici predisponenti ad eventi trombotici a carico del Villa, mentre invece dalla storia clinica pregressa dello stesso risulta che questi rientrava nelle categorie per le quali è raccomandata la somministrazione di un diverso vaccino. Ciò tuttavia non comporta di per sé l’esistenza di un nesso di causalità tra la somministrazione del vaccino di AstraZeneca e il decesso del Villa”.
Quanto alla “causa mortis”, l’accertamento viene quindi demandato alla procura di Messina, competente per il procedimento giudiziario.
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