L'accordo
Banca Intesa, welfare aziendale a ogni tipo di famiglia
Intesa Sanpaolo ha sottoscritto con le Organizzazioni Sindacali un accordo in tema di genitorialità inclusiva che consente a tutte le persone del Gruppo l’accesso paritario agli strumenti di welfare aziendale per condividere i momenti significativi nella cura dei figli. Le misure di welfare aziendale introducono anche permessi retribuiti e congedi straordinari, con un ampliamento rispetto a quanto previsto dall’attuale normativa nazionale e dalla contrattazione collettiva.
Le famiglie con figli del coniuge, dell’unito civilmente o del convivente di fatto – annuncia il gruppo – potranno così beneficiare di tutte le previsioni a tutela della genitorialità già presenti nella contrattazione di secondo livello, quali permessi per la nascita, inserimento al nido, assistenza in caso di disturbi dell’apprendimento, Banca del tempo, bonus nascita figli previsto dal cosiddetto “Pacchetto Giovani”, il bonus previdenza e le altre previsioni economiche. Inoltre, sono riconosciuti anche nei casi in cui i figli siano del coniuge, dell’unito civilmente o del convivente permessi per il congedo obbligatorio del padre per la nascita dei figli e per i congedi parentali di competenza del padre fruibili entro il compimento del sesto anno con un trattamento economico pari al 40% della retribuzione a carico del Gruppo. A partire dal 1° gennaio 2023 il contributo welfare da 120 euro per ogni figlio fiscalmente a carico fino a 24 anni di età sarà inoltre garantito anche per i casi di ingresso in famiglia del minore in affidamento preadottivo.
L’accordo è un ulteriore passo verso l’inclusione di ogni tipo di famiglia. Di recente è nata la community interna LGBTQ+ di Intesa Sanpaolo e nel 2021 è stato definito uno specifico processo HR volto a supportare coloro che hanno intrapreso un percorso di transizione di genere nella socializzazione all’interno del contesto lavorativo. Per Intesa Sanpaolo, “primo datore di lavoro privato in Italia” con quasi 100mila dipendenti, le priorità “sono l’occupazione e la dignità del lavoro svolto da ognuno in banca”, aveva affermato l’amministratore delegato Carlo Messina al convegno del sindacato Unisin. “Sono particolarmente orgoglioso delle persone che lavorano nel gruppo e che contribuiscono ogni giorno al successo della banca e sono fiero che il nuovo piano preveda un’importante quota di nuovi ingressi”, aveva aggiunto Messina, ricordando che “sono previste 4.600 nuove assunzioni a fronte delle 9,200 uscite volontarie concordate con i sindacati”.
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