E’ stata ritrovata nel suo lettino con un sacchetto di plastica sulla testa che le impediva di respirare. Una bambina di appena 5 mesi è ricoverata in condizioni gravissime all’ospedale Gaslini di Genova in seguito a un principio di soffocamento. L’episodio è avvenuto lo scorso 6 giugno (ma è stato reso noto solo oggi) nel campo nomadi Piandanna a Sassari. La piccola è stata soccorsa dalla madre, che ha tentato insieme al marito di rianimarla prima di trasportarla con l’aiuto del 118 al pronto soccorso pediatrico dell’Aou della cittadina sarda.

Qui è arrivata con il battito assente e già fredda ma è stata rianimata dai medici dopo 12 minuti di intervento. Successivamente, in seguito all’aggravarsi delle sue condizioni, è stata trasferita in aereo a Genova. Le sue condizioni – fanno sapere dal Gaslini dove è ricoverata in rianimazione – permangono gravi ma stabili. Ancora poco chiare le circostanze dell’incidente avvenuto mentre, stando al racconto della madre, la donna era impegnata a cambiare uno dei tre fratellini della bambina.

A un certo punto si è resa conto che la piccola non respirava notando il sacchetto di plastica intorno al viso della figlioletta. La procura di Sassari ha aperto un’inchiesta e le indagini sono affidate ai carabinieri del Nas.  I genitori al momento non sono indagati ma il primo luglio è in programma l’udienza della Procura minorile che ha chiesto la sospensione immediata della responsabilità genitoriale di padre e madre, assistiti dagli avvocati Maria Paola Cabizza e Giuseppe Onorato. Una delle ipotesi al vaglio degli investigatori è che a infilarle il sacchetto, per gioco, potrebbe essere stato il suo fratellino di 4 anni che giocava accanto al lettino.

 

 

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Napoletano doc (ma con origini australiane e sannnite), sono un aspirante giornalista: mi occupo principalmente di cronaca, sport e salute.