È stata iscritta nel registro degli indagati la madre del bambino di un anno che lo scorso 15 maggio era stato ricoverato all’ospedale di Perugia in arresto cardio-circolatorio e poi ricoverato in gravi condizioni al Meyer di Firenze, con una frattura “pregressa” dell’omero destro e una seconda frattura alla testa e una tumefazione sempre al capo.

La donna è indagata, scrivono i giornali locali umbri, per maltrattamenti, lesioni e abbandono di minore. Non è chiaro al momento se l’iscrizione nel registro degli indagati della madre del bambino sia legata a nuovi elementi emersi dall’indagine o se sia stata indagata per consentirle di nominare un proprio consulente e partecipare agli esami.

La Procura guidata da Raffaele Cantone ha infatti incaricato un medico legale di svolgere accertamenti “urgenti e irripetibili” per chiarire le cause delle lesioni trovate sul corpo del piccolo.

La donna, di origini straniere, ha negato ogni accusa di maltrattamenti. La giovane madre ha sostenuto che il figlioletto stava mangiando un biscotto quando aveva rischiato di soffocare. Avrebbe quindi cercato di rimuovere il cibo gettandogli poi addosso dell’acqua fredda nel tentativo di farlo riprendere. Quindi lo aveva portato lei stessa al pronto soccorso di Perugia, avvolto da una coperta inzuppata d’acqua: la sua temperatura corporea non raggiungeva i 32 gradi e i medici per minuti hanno compiuto le procedure di rianimazione per salvargli la vita.

Come appreso dall’Ansa tramite gli avvocati difensori, Carmela Grillo e Francesca Crisopulli, la donna sostiene che il bambino sia sempre stato sottoposto a tutti i controlli medici di rito senza che sia emerso alcun sospetto di maltrattamenti. Controlli sempre rispettati anche perché il bambino a causa di un’ernia “veniva sottoposto a controlli ogni mese”, senza che siano emerse anomalie.

Quanto alla frattura pregressa al braccio riscontrata dai medici dell’ospedale di Perugia, secondo quanto riferito ai legali dalla madre, a provocarla sarebbe stata una porta di casa contro la quale il bambino sarebbe sbattuto gattonando. All’epoca dei fatti il bambino, ora in coma farmacologico presso il Meyer di Firenze, venne curato in ospedale senza che venisse ravvisata la necessità di avviare alcuna indagine.

Le avvocatesse Grillo e Crisopulli si sono dette “fiduciose che dagli accertamenti medico-legali disposti dalla Procura di Perugia dimostreranno come le lesioni non siano frutto di lesioni come sostenuto dalla madre del bambino“.

Redazione

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