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“Fino a qui, tutto bene…”. Ecco come rischio di annullare la scheda nel 2027

Insegnante, giornalista e scrittore
“Fino a qui, tutto bene…”. Ecco come rischio di annullare la scheda nel 2027

 

Piccola premessa: quanto sto per scrivere spero ardentemente non si verifichi. Ne parlo in modo scaramantico, anche per invitare la mia parte a scuotersi e a ragionare sulla possibilità di essere già come l’uomo che cade dal grattacielo del film L’odio e si ripete, mentre precipita: “Fino a qui, tutto bene…” Ragionare su cosa sta per accadere alle Europee del 2024 e alle prossime politiche del 2027 può essere utile per fare il punto della situazione. Altro dato: voto per la coalizione di sinistra o centrosinistra da sempre, da quando avevo 18 anni. Non ho mai mancato un’elezione e non ho mai votato per i partiti di Centro o di Destra. Tenetelo presente, se volete leggere il resto.

Poniamo che nel 2024 Italia Viva, ora “forte” del nuovo brand “Il Centro”, per altro assai divisivo per chi viene dalla storia del PD, manchi di poco la soglia del 4%. Renzi – giustamente – prevede che dovrebbe bastare un milione di voti per arrivare al 4%, qualora l’affluenza sia un po’ più bassa delle precedenti elezioni Europee. Forte dei 2,3 milioni di voti del fu-Terzopolo con Azione, non dovrebbe essere impossibile prendere meno della metà di quei voti fra 9 mesi e arrivare al 4%.

Tuttavia, in politica il comportamento elettorale dipende sempre dal tipo di offerta che i vari partiti propongono. E se alle prossime Europee ci fosse un simbolo fatto da Più Europa e Azione insieme, oltre a sommare i voti assai omogenei dei due partiti Libdem, credo avrebbe una forza attrattiva su molti elettori del fu-Terzopolo. Certamente l’avrebbe su di me, con tutto che reputo Calenda uno dei peggiori e più impolitici personaggi dell’arena italiana di tutti i tempi, e l’ho scritto ovunque, anche sul Riformista, a tempo debito. Non credo sarei l’unico, e io sono addirittura un iscritto a Italia Viva dalla sua fondazione, non un elettore di passaggio.

Se accade quanto da me paventato, per Renzi la sconfitta alle Europee (dove lui si candida in prima persona) potrebbe segnare l’uscita di scena dalla politica italiana: un incarico internazionale lo troverebbe senza problemi, per ricaricare le pile e fare esperienze utili nuove. Italia Viva, che ha già perduto per strada i cervelli di Elena Bonetti e di Ettore Rosato, potrebbe perdere ulteriori pezzi da novanta che finirebbero attratti, inevitabilmente, dalla federazione Più Europa e Azione.

Italia Viva, a quel punto, smetterebbe di esistere, sia come gruppi parlamentari che come partito politico: estinzione per mancanza di voti e per una serie di errori politici commessi negli ultimi tempi, a cominciare dal mancato appoggio a Marco Cappato nelle suppletive di Monza. Un errore, a mio giudizio, esiziale, quanto quello della creazione del Terzo Polo con Calenda nell’agosto 2022, quando Azione senza le firme di IV non avrebbe potuto partecipare alle elezioni politiche e IV, senza la lista di Calenda sulla scheda, avrebbe facilmente preso un 6% da sola. Renzi invece di lasciare a piedi Calenda, si fidò del leader romano (che aveva già rotto con Pizzarotti, Bonino e Letta, lasciando sempre macerie radioattive dietro di sé, e aveva già ampiamente dimostrato di essere insieme inaffidabile e sommamente impolitico).

Così, nel 2027, quando dovrebbero tenersi le prossime elezioni politiche se il Parlamento non sarà sciolto prima, si potrebbe presentare una situazione di questo tipo: da una parte il “Campo Largo” con dentro Sinistra Italia, Verdi, PD, Più Europa, Azione e M5S. Dall’altro lato, l’attuale coalizione di Destra-Centro, includente Noi Moderati, Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia. Per chi votereste voi? Io, penso, annullerei la scheda, per la prima volta nella mia vita. Mio padre, altro elettore di IV nel 2022, voterebbe invece con convinzione per il Campo Largo. Ma io no. Se forse sarei in grado di ingoiare il rospo dell’impolitico e inaffidabile Calenda unito a una federazione con Più Europa, non potrei mai votare per il doppio rospo Calenda-Conte.

Fino a qui, tutto bene…