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Impariamo da Mara Venier

Giornalista e Docente
Impariamo da Mara Venier

Non è da tutti scusarsi soprattutto nel mondo dello spettacolo che per sua natura – come per certa politica – vive di egocentrismo smanioso e di presunzione spietata. Mara Venier è invece l’esempio opposto di un certo modo di stare sul video e nella vicenda di Ghali a Domenica In l’ha dimostrato ampiamente.

Donna di grande spessore e professionalità, anziché trincerarsi “fottendosene” alla grande del polemicone inutile e mediocre nato intorno alle esternazioni degli artisti (legittime peraltro), la Venier ha postato le sue scuse sui social con parole che danno una sonora lezione ai sedicenti maestri della comunicazione, quelli che sono tutti “bravi” con la tastiera e lo smartphone mentre vorrei vedere voi a fare, come Mara, televisione per decenni senza perdere un grammo di empatia e bravura.

Ci sono personaggi e ci sono persone: ci sono coloro che interpretano un ruolo e ci sono quelli che, semplicemente, sono se stessi. Mara Venier, affezionata compagna delle domeniche e delle prime serate, si distingue per essere esattamente quella che è: autentica, senza maschere né barriere. Mentre alcuni si affidano a copioni o magari temono l’imprevedibilità della diretta, Mara si connette con il pubblico con una genuinità che trasforma ogni trasmissione in un momento di vicinanza e spontaneità. Da appassionato di programmi puramente “informativi” non sempre seguo i suoi programmi, ma quando ho bisogno di un momento di leggerezza e allegria, accendo la televisione la domenica pomeriggio su Rai1 e mi ritrovo a ridere, piangere e riflettere insieme a lei.

In altre parole quando ho bisogno di un sorriso (mi capitava la stessa cosa con Raffaella Carrà) allora mi sintonizzo con lei. Lei, Mara Venier.

Il suo segreto, mica tanto segreto, è il suo essere verace, antidiva, prossima al pubblico, mai distaccata dalla realtà. La sua è una televisione senza gradi di separazione, e riempie di serenità anche in periodi non facili per un’Italia chiusa a chiave per la pandemia.  Per questi motivi fare la morale alla Venier è immorale mettendola nel mezzo di sterili chiacchiere politiche. Ma ci ha pensato la Venier a fare il passo in avanti con le sue scuse non dovute ma che mettono fine ad un polverone non all’altezza della sua persona. Anziché fare gli imbruttiti straccia-maroni guardatevi la Venier e imparate a non prendervi sul serio. Fatevi una bella risata domenicale, con la leggerezza evocata da Italo Calvino, la quale non va confusa con la superficialità, ma significa “planare sulle cose dall’alto, non avere macigni sul cuore.”

Ecco Mara Venier fa bene al cuore: per questo me la guarderò fino a fine stagione.