Le parole del Sen. Nicola Morra relative alla Presidente Santelli e alla Calabria sono da condannare senza se e senza ma. C’è un qualcosa che, però, sfugge nel dibattito di queste ore tutto incentrato sulle dimissioni da Presidente della Commissione Antimafia che, obiettivamente, sono doverose.
Nicola Morra, infatti, non è solo un politico, ma è un professore e in questo ruolo ricopre una funzione sociale sicuramente non meno importante rispetto a quella rappresentata da un senatore.
La scuola è il futuro, è il luogo dove si formano i ragazzi che costruiranno il mondo di domani e, il mondo di domani, deve rifiutare certi modelli.
I ragazzi devono essere educati all’umanità, al rispetto verso il prossimo. Devono essere formati alla logica che il voto è insindacabile e mai sbagliato. Le idee possono non essere condivise, ma si devono rispettare perché sono sacre.
Sono i principi che non possiamo perdere.
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