Piccole, delicate e marginali storie ci fanno vedere una persona sotto una luce diversa o ci fanno cambiare idea sul suo conto.
Immaginiamo uno dei più autorevoli economisti italiani che si butta in politica e, in una trasmissione televisiva, riceve un regalo inaspettato: un cagnolino. Il cucciolo si chiama Trozzy e, se è possibile, è ancora più spaesato di quello che è appena diventato il suo padrone. Il programma tv è le “Invasioni barbariche”, condotto da Daria Bignardi e il personaggio in questione è Mario Monti. L’economista fa buon viso a cattivo gioco, ma si percepisce il suo comprensibile nervosismo. Ricevere un cane non è esattamente come ricevere una cravatta e, adottarne uno, è una scelta da ponderare con attenzione. «Una sorpresa poco corretta», la definisce Mario Monti, intervistato da Lucia Annunziata.
Come dargli torto? Ma la reazione allo “scherzo” rischia di far apparire l’economista poco empatico, malgrado il cane fosse stato ribattezzato da lui stesso Empy, infelice diminutivo del sostantivo “empatia”.
Per il mensile Primo Piano Scala C di Telos A&S abbiamo intervistato Bernie Campbell, uno tra i più autorevoli strateghi di campagne politiche che, per un periodo, ha avuto proprio Mario Monti tra i suoi clienti.
Campbell racconta di una serata a cena a Roma. Monti aveva invitato la famiglia di Campbell, che era venuta a trovarlo in Italia. “Al ristorante stavo per sedermi accanto a lui, pensando che avessimo delle cose da discutere, ma lui bloccò la sedia e me ne indicò un’altra dall’altra parte del tavolo. Fece sedere accanto a sé mia figlia, che all’epoca frequentava ancora le elementari. Parlarono tutta la sera e io imparai qualcosa su Monti”.
Anche noi impariamo qualcosa da questo piccolo, grande racconto. Le persone educate si riconoscono anche dalla loro capacità di parlare di tutto e con tutti. E da come accettano un regalo inappropriato, non nascondendo che la trovata non era proprio delle migliori.
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