Amministratore locale, coordinatrice provinciale degli Azzurri di Perugia, una dirigente politica attiva e appassionata, una vera combattente per la libertà. Moglie affettuosa e mamma premurosa di Adele e Camilla. Una donna piena di idee, progetti e fiducia nel futuro, innamorata del suo territorio, l’Umbria, cui ha dedicato tempo, impegno ed energie anche nei giorni più difficili della malattia.
È il ricordo unanime che di Laura Buco custodiscono quanti hanno avuto, amici o avversari politici, il piacere di conoscerla, collaborare, confrontarsi e a volte persino scontrarsi con lei. Un ricordo condiviso anche dal Presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi, che a Laura ha rivolto profonde parole d’affetto il giorno in cui è salita in cielo, lo scorso 18 marzo, a causa di un male incurabile all’età di soli 43 anni.
Quel male, il tumore al seno, di cui oggi, 19 ottobre, si celebra la Giornata internazionale per la prevenzione. Una data scelta non a caso per segnare la nascita dell’Associazione L’Aura, che prende vita a sette mesi esatti dalla sua scomparsa, con l’intento di realizzare la sua forte volontà: fornire un supporto concreto e costante alle tante, troppe donne, oltre 11mila nuove pazienti ogni anno, colpite dalla malattia nel pieno dell’attività familiare e professionale.
L’associazione è stata lanciata questa mattina in conferenza stampa in sala della Vaccara, a Palazzo dei Priori, a Perugia, dai soci fondatori, tra i quali il marito Alessio Bevilacqua e il sindaco di Perugia e Coordinatore regionale di FI Andrea Romizi, di cui Laura, oltre che amica, era anche portavoce.
Tra gli obiettivi dell’Associazione, la sensibilizzazione e l’informazione sul tumore al seno delle donne in età fertile e in gravidanza, la promozione della prevenzione e della diagnosi precoce, il supporto a cure e ricerca oncologica, la valorizzazione di una rete di solidarietà tra donne e il miglioramento della qualità della vita post terapia.
“Dopo la diagnosi di tumore al seno, Laura ha subito pensato, grazie allo stimolo della senologa Silvia Aiuti e con il supporto delle sue amiche e di tutta la sua famiglia, di impegnarsi a favore di altre donne che si potessero trovare nella sua stessa condizione. – ha spiegato il marito Alessio – Purtroppo, lei non ha potuto realizzare questo suo obiettivo e abbiamo voluto farlo noi per lei, consapevoli di quanto ciò fosse importante per Laura, ma soprattutto di quanto sia importante per le tante, troppe donne in età fertile che sempre più si ammalano ogni anno. Oggi è la Giornata Internazionale che l’OMS ha scelto per sensibilizzare alla lotta contro i tumori al seno – ha proseguito – ed è anche Santa Laura (di Cordova): la data migliore per dare corpo alla sua volontà. Tra le prossime azioni con cui ci impegneremo per dare un ulteriore, concreto e fattivo contributo alla lotta contro il tumore al seno -ha, quindi, concluso Alessio- vi è il sostegno all’ampliamento dello screening gratuito, con l’abbassamento dell’età a 40 anni, e l’avvio di un’azione di informazione e sensibilizzazione riguardo al tumore al seno in gravidanza e allattamento.”
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