C’è una platea che conta alcuni milioni di italiani non vaccinati.
Tra questi ci sono i convinti novax, quelli che non sono contro il siero per definizione ma non si sono sufficientemente fidati di farsi inoculare questo anti Covid, convinti più dei rischi che dei benefici e quelli che per principio non sono voluti sottostare all’obbligo del lasciapassare verde, il greenpass.
Sono potenziali elettori che possono spostare l’asse dei voti più di quanto si possa immaginare.
L’ho notato io, in prima persona, attraverso la mia piattaforma social, dove convergono migliaia di utenti che attraverso i loro commenti mi hanno permesso di captare un sentiment che non è da ignorare.
In moltissimi, rispetto al voto del 25 Settembre, hanno palesato la volontà di sostenere il partito che gli garantirà con granitica certezza che non verrà più reintrodotto l’obbligo vaccinale e di conseguenza il greenpass.
Una conditio sine-qua-non cui i partiti dovranno tenere conto se vogliono portare dalla loro quella categoria di indecisi o possibili astenuti che in termini di percentuali condizionerà non poco l’andamento di questa tornata elettorale.
“Chi mi garantirà che non sentiremo più parlare di obblighi vaccinali avrà il mio voto”.
Questo rimbalza sul web ed è quello che ha captato la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni che si è affrettata a postare sulle sue pagine social queste parole: “Con FDI ed il centrodestra: istituzione di una commissione d’inchiesta sulla gestione della pandemia e nessuna reintroduzione del greenpass. Tanto per essere chiari”.
Parole inequivocabili che moltissimi elettori si aspettavano di sentire e alle quali non è mancata puntuale e piccata la replica del Ministro Speranza: “Cara Giorgia, vedo che le tue invettive somigliano sempre più a quelle dei novax. Perché non facciamo un bel confronto sulla sanità io e te dove e come vuoi?”.
Un guanto di sfida sul tema pandemia.
Da una parte il Ministro, candidato in Campania con il Pd, che rivendica le decisioni prese in questi due anni: obbligo vaccinale, greenpass e chiusure, dall’altra la potenziale prossima Presidente del Consiglio che ha fatto intendere di non voler proseguire sulla linea di Speranza.
Giorgia Meloni ne fa una questione di libertà e difesa di questo diritto personale, il Ministro della Salute ritiene invece sia una strategia per accaparrarsi i voti dei cosiddetti novax.
La solita etichetta che viene affibbiata a chiunque sul tema Covid abbia palesato una linea che differisse dalla narrazione dominante e che non prevedeva la possibilità di porsi dubbi o domande.
In questo caso nessun dubbio, il centrodestra ha una posizione netta, per buona pace di Speranza e del Pd.
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