Il giallo alle porte di Roma
Boato fortissimo a Capena avvertito anche dai sismografi: mistero sulle cause dell’esplosione
Un fortissimo boato che la scorsa notte ha svegliato l’intera cittadinanza non solo di Capena, una cittadina alle porte di Roma, ma di tutto il quadrante nord-est della capitale e che si è fatto sentire anche dai sismografi dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, che poco prima delle 20 di domenica hanno registrato un fenomeno sismico di magnitudo 1.7 con epicentro a Capena e profondità di 8 chilometri.
Ma attualmente il mistero riguarda proprio cosa ha generato quel boato, che resta per il momento un mistero. Alla prima esplosione-boato una task force di Protezione civile, Vigili del fuoco e Carabinieri, in compagnia del sindaco di Capena Roberto Barbetti, si è subito attivata, non registrando danni a cose o persone né segnalazioni ai numeri di emergenza. Sulla pagina Facebook del Comune è stato infatti sottolineato come l’evento “non è correlabile ad uno specifico avvenimento e non si conoscono le precise cause”, con carabinieri e vigili che hanno perlustrato varie zone del territorio intorno all’epicentro rilevato dai sismografi senza trovare risposte.
Sulla vicenda il sindaco ha spiegato all’Agi: “Al momento non abbiamo ricevuto alcuna segnalazione, chiamata o richiesta di aiuto – spiega Barbetti – stiamo verificando le nostre zone di campagna e tutto intorno all’area della segnalazione, per cercare di capire che cosa abbia provocato quel boato. Perché se da una parte è strano che un terremoto si palesi solo con un boato di quel tipo, è altrettanto strano che un’esplosione sotterranea possa aver attivato i sismografi”.
© Riproduzione riservata





