La raccolta firme
Boicottaggio contro le Università israeliane: l’appello degli accademici
Alcuni atenei italiani hanno deciso di interrompere i loro rapporti con gli istituti ebraici. Ecco il messaggio lanciato dai ricercatori per opporsi a quest’azione di antisemitismo
Coinvolgere nei boicottaggi contro Israele anche la libertà accademica significa non aver compreso lo spirito che da sempre contraddistingue tutti gli ambienti universitari. Spazi dedicati all’apprendimento, alla condivisione, dove non trovano posto azioni di odio e di ostilità, semmai di confronto. Davanti a questi episodi pericolosi di deriva antisemita che hanno riguardato i rapporti tra alcuni atenei del nostro Paese e quelli dello Stato ebraico, un gruppo di accademici ha deciso di lanciare un appello, che riproponiamo di seguito in versione integrale.
Alla Ministra dell’Università e della Ricerca
Alla CRUI – Conferenza dei Rettori delle Università Italiane
Alle colleghe e ai colleghi del mondo accademico
A tutte le cittadine e i cittadini impegnati per la pace in Medio Oriente e per la difesa della democrazia
Noi, firmatarie e firmatari di questo appello — appartenenti alla comunità accademica italiana e ai centri di ricerca, insieme a cittadine e cittadini preoccupati per le sorti del Medio Oriente e per il riemergere di forme di antisemitismo nel dibattito pubblico — alziamo la voce contro una deriva che coinvolge anche le nostre università. In particolare, segnaliamo con allarme le mozioni di boicottaggio promosse in alcuni atenei italiani contro università e istituti di ricerca israeliani, e il loro corpo docente, di ricerca e studentesco. Queste iniziative, anche quando non consapevolmente antisemite, non solo contrastano con la vocazione dell’università e della ricerca — che devono restare spazi di libertà, confronto critico e cooperazione internazionale — ma contribuiscono anche a portare in superficie forme di antisemitismo latente, come segnalato nel recente rapporto dell’Istituto Cattaneo. I casi verificatisi all’Università di Torino nel maggio scorso, così come allo IUAV di Venezia e alla Statale di Milano, dimostrano come studenti e docenti — ebrei, israeliani o semplicemente impegnati nella difesa della libertà accademica — siano sempre più spesso esposti a esclusioni, intimidazioni e delegittimazioni.
Alla luce di quanto sopra, riteniamo urgente affermare quanto segue:
I boicottaggi accademici violano la libertà di ricerca, insegnamento e parola, ostacolano il dialogo tra culture e la cooperazione scientifica, e alimentano la polarizzazione: introdurre discriminazioni politiche o identitarie significa minare i principi dell’università e della convivenza democratica.
Il Ministero dell’Università e della Ricerca e la CRUI devono ribadire pubblicamente il valore della libertà accademica e la contrarietà a ogni forma di boicottaggio fondato su criteri politici o identitari.
Gli atenei italiani devono impegnarsi a garantire la tutela di ogni studente, docente o ricercatore, indipendentemente dalla sua origine o cittadinanza.
Ogni forma di antisemitismo va contrastata con chiarezza, anche quando si presenta sotto le spoglie di militanze ideologiche o di campagne selettive contro singole istituzioni accademiche.
L’università è parte dell’amministrazione pubblica e non può essere posta in conflitto con altre istituzioni dello Stato. Appelli che contrappongono il mondo accademico ad altri settori dell’amministrazione, come il Ministero degli Affari Esteri o il Ministero della Difesa, indeboliscono il senso di responsabilità comune che ci lega nella cornice costituzionale. Una cornice che non limita l’autonomia universitaria ma la impreziosisce, attribuendole una responsabilità condivisa.
La pace si costruisce rifiutando la logica della demonizzazione dell’altro, attraverso il dialogo, l’inclusione e la ricerca di soluzioni condivise.
L’università italiana ha il dovere di tutelare i propri valori fondamentali: apertura, rigore, rispetto e libertà. È tempo di riaffermarli con chiarezza e determinazione. I promotori:
Lucia Corso
Mathew Diamond
David Meghnagi
Raffaella Rumiati
Alessandro Silva
Aldo Winkler
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