Aumentavano illecitamente gli stipendi di alcuni dipendenti dell’Asl Napoli 1 Centro pretendendo in cambio una tangente. Un giro d’affari organizzato da due donne e un uomo, dipendenti dell’Ufficio gestione e trattamento economico del distretto sanitario partenopeo, con il coinvolgimento di un sindacalista della Cisl, indagato per favoreggiamento. Un giro d’affari da 340mila euro in un anno con bonus sporchi sullo stipendio dei dipendenti quantificati tra 3mila e 30mila euro emessi una volta entrati nel software degli statini paga. E’ quanto hanno scoperto i carabinieri del Nas di Napoli, guidati dal comandante Alessandro Cisternino, al termine delle indagini condotte dal pm della procura di Napoli Maria Di Mauro.

Sono 22 complessivamente gli indagati (8 amministrativi, 6 infermieri, 2 tecnici di radiologia, 1 Oss, 4 autisti, 1 esterno  non dipendente), otto invece le misure emesse dal Gip Saverio Vertuccio: tre i provvedimenti di interdizioni di un anno dai pubblici uffici e obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria nei confronti degli organizzatori; per gli altri cinque l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Emessi anche 18 provvedimenti di sequestro “per equivalente” nei confronti di altrettante persone coinvolte nel giro. Indagati che avranno la possibilità di difendersi nei successivi passaggi del provvedimento, a partire dal Riesame.

I carabinieri intanto hanno bloccato i loro conti correnti e messo i sigilli anche ad altri beni mobili e immobili. I reati contestati, a vario titolo, sono corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio, corruzione di persona incaricata di pubblico servizio e accesso abusivo ai sistemi informatici, contestati in concorso dagli inquirenti. Secondo quanto emerso nelle indagini, partite da una lettera anonima inviata a un dirigente dell’Asl, i tre organizzatori s facevano consegnare, successivamente, dai colleghi una percentuale delle somme indebitamente percepite.

L’azienda sanitaria, guidata dal manager Ciro Verdoliva, risulta parte lesa. La Direzione strategica, che aveva provveduto ad evidenziare nel recente passato anomalie nella gestione di tale servizio, ha adottato provvedimenti nei confronti dei 22 indagati con decorrenza immediata: per i tre “organizzatori” è stata disposta la sospensione dal servizio per un anno (così come previsto dall’ordinanza del Gip); per cinque dipendenti è scattata la sospensione dal servizio per 30 giorni (nelle more dell’esito provvedimento disciplinare); per un dipendente il trasferimento d’ufficio ad altra articolazione aziendale; per i restanti 18 dipendenti avvisi di provvedimento disciplinare (per 4 non è possibile in quanto già collocati in quiescenza). Partiti inoltre 15 decreti ingiuntivi per il recupero delle somme ad integrazione di richieste già avviate nei mesi precedenti.

 

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Giornalista professionista, nato a Napoli il 28 luglio 1987, ho iniziato a scrivere di sport prima di passare, dal 2015, a occuparmi principalmente di cronaca. Laureato in Scienze della Comunicazione al Suor Orsola Benincasa, ho frequentato la scuola di giornalismo e, nel frattempo, collaborato con diverse testate. Dopo le esperienze a Sky Sport e Mediaset, sono passato a Retenews24 e poi a VocediNapoli.it. Dall'ottobre del 2019 collaboro con la redazione del Riformista.