Campania, un tampone su dieci è positivo e il Cotugno avverte: “Più preoccupati oggi che a marzo”

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Il coronavirus fa più paura ora che a marzo, nella fase più acuta dell’epidemia per l’Italia. Ieri 431 positivi su appena 4.867 tamponi: quasi il 10% in proporzione. E dal Cotugno di Napoli l’allarme arriva forte e chiaro: la situazione è preoccupante. Lo ha spiegato ancora una volta il direttore generale dell’Azienda Ospedaliera dei Colli (che comprende il centro specializzato Cotugno) Maurizio Di Mauro a tpi.it.

“Sono molto più preoccupato ora che a marzo – ha detto Di Mauro – ora lottiamo contro una situazione anomala, con tantissimi asintomatici. L’azione che abbiamo fatto nei mesi scorsi di tamponare tutti i soggetti che venivano da fuori ha messo la regione nelle condizioni di non far circolare i tanti asintomatici che avrebbero fatto una strage. Dobbiamo non abbassare la guardia, per affrontare nuove criticità”.

Al Cotugno sono 130 i pazienti attualmente ricoverati, 16 sono in terapia subintensiva e 9 in terapia intensiva (4 dei quali intubati). Sotto controllo la situazione anche se non si nasconde un certo affanno: Di Mauro aveva commentato, anche al La7, che in questo momento l’Ospedale Cotugno è pieno per i posti ordinari. “Siamo in trincea da febbraio. Abbiamo avuto sì e no un paio di mesi di tregua. Ma abbiamo sempre sostenuto, dico da infettivologo, che il virus non si è mai modificato. Dopo il lockdown, con la riapertura delle frontiere è stato reimportato”, ha detto Di Mauro. Oggi altri 20 posti dovrebbero liberarsi e diventare disponibili.

Ieri avevamo raccontato come l’emergenza abbia riportato le persone in fila sia all’esterno del Frullone, sede dell’Asl Napoli 1 Centro, o del Cotugno, centro di riferimento regionale per l’emergenza coronavirus, con ambulanze in coda per ore fuori agli ospedali in attesa di poter affidare i pazienti covid positivi al personale sanitario. Proprio su questi aspetti dell’emergenza il commento di Di Mauro: “Sono molto più preoccupato ora che a marzo, ora lottiamo contro una situazione anomala, con tantissimi asintomatici. L’azione che abbiamo fatto nei mesi scorsi di tamponare tutti i soggetti che venivano da fuori ha messo la regione nelle condizioni di non far circolare i tanti asintomatici che avrebbero fatto una strage. Dobbiamo non abbassare la guardia, per affrontare nuove criticità”.