Caso Cummings: si dimette il sottosegretario, governo Uk nel caos

Il sottosegretario al ministero per la Scozia Douglas Ross si è dimesso. È la prima conseguenza al caso Cummings che ha messo in imbarazzo il governo del Regno Unito. Il consigliere capo del premier Boris Johnson e architetto della Brexit Dominic Cummings ha annunciato ieri che non si dimetterà, dopo lo scandalo che lo ha coinvolto. E allora Ross si è dimesso proprio per protesta contro l’atteggiamento del consigliere mentre una ventina di deputati chiedono al premier di sollevare il consigliere dal suo incarico.

Cummings è al centro delle polemiche per essersi trasferito a fine marzo con la moglie e il figlio di 4 anni da Londra a Durham, a circa 500 chilometri da Londra, in pieno lockdown per la pandemia da covid-19. Il consigliere di Johnson aveva deciso di isolarsi in una tenuta di famiglia pur avendo i sintomi del coronavirus. Una decisione che lo stesso Cummings ha definito “legale e ragionevole” perché dettata da uno stato di necessità familiare. Per niente d’accordo con la spiegazione fornita da Cummings – e accettata da Johnson – il sottosegretario Ross, giovane esponente dei Tory scozzesi, che nella lettera aperta di dimissioni ha lamentato come la spiegazione non sia “condivisa da una vasta maggioranza di persone” nel Regno.

Io conosco elettori che non hanno potuto dire addio a dei loro cari, famiglie che non hanno potuto piangere insieme, persone che non hanno visitato familiari malati per seguire le linee guida del governo. Non posso in buona fede dir loro che essi hanno tutti sbagliato e che un consigliere senior del governo ha avuto ragione“, ha scritto Ross, facendo riferimento ai sacrifici delle persone comuni durante l’emergenza coronavirus. I dati del Regno Unito destano ancora parecchie preoccupazioni: secondo la Johns Hopkins University i positivi sarebbero 262.547, i decessi 36.996. Per quello che riguarda i contagiati l’Uk è il primo Paese d’Europa e il quarto al mondo; il numero dei morti è secondo soltanto a quello degli Stati Uniti.

Boris Johnson ha inizialmente sottovalutato la diffusione del virus. In un’uscita particolarmente infelice aveva consigliato ai cittadini di prepararsi a “perdere i propri cari”. Lo stesso premier ha poi contratto il virus ed è stato ricoverato in terapia intensiva. In una lunga intervista aveva raccontato la sua drammatica esperienza. Sempre in Uk un altro caso aveva fato discutere: Neil Ferguson, membro del comitato scientifico che aveva convinto il governo a cambiare misure contro il Covid, aveva violato le regole sul distanziamento sociale per incontrare la sua amante. In quel caso Ferguson si era però dimesso dal suo incarico.