Con il suo lavoro all’Imperial College aveva convinto il governo britannico a cambiare idea e strategia sul come affrontare l’epidemia di Coronavirus, spingendo per l’introduzione di misure ristrettive e soprattutto per accantonare l’ipotesi dell’immunità di gregge come strategia per fronteggiare il contagio nel paese. Neil Ferguson, come riferito dai media britannici, si è dimesso dal comitato scientifico per le emergenze per aver violato le regole sul distanziamento sociale.

Ferguson, che aveva messo a punto un modello che prevedeva come, senza quarantena, il bilancio dei decessi potesse arrivare a quota 500mila persone, ha infatti infranto le misure di lockdown per incontrare la sua amante, una donna sposata e con figli.

Sulle prima pagine di numerose testate inglesi campeggiano infatti i volti di Ferguson e di Antonia Staats, la 38enne che il professore ha raggiunto almeno due volte nelle ultime settimane a Londra, nel quartiere di Paddington. In una lettera di scuse Ferguson, 51 anni, non ha mancato di sottolineare di aver “commesso un errore” pensando di poter incontrare la sua amante essendo immune. Il professore era stato tra i primi ‘volti noti’ ad aver accusato i sintomi del Coronavirus a fine marzo, si era quindi sottoposto ad isolamento domiciliare per due settimane dopo il tampone positivo al Covid-19.

Ferguson ha lasciato il comitato per le emergenze ma continuerà con il suo lavoro all’Imperial College. “Mi dispiace molto aver messo a repentaglio il messaggio del governo sull’importanza di rispettare il distanziamento sociale per contenere questo virus devastante”, ha detto il professore nel suo comunicato di scuse.

Ma in Inghilterra non pochi hanno fatto notare come la tempistica della notizia, uno scoop firmato dal quotidiano conservatore Telegraph, dove a lungo ha lavorato lo stesso premier Boris Johnson, sia sospetta. Proprio martedì la Gran Bretagna ha superato l’Italia come paese europeo col maggior numero di vittime da Coronavirus.

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