Anastasia Kotvitska è arrivata al confine in mezzo ai rifugiati ma con una piccola differenza: in valigia aveva 28,8 milioni di dollari e 1,3 milioni di euro. E perciò nei suoi confronti è stato aperto un procedimento penale, come ha confermato la Pravda ucraina. La vicenda è stata raccontata dal quotidiano Obozrebatel che ha precisato come la donna sia la moglie dell’ex parlamentare Igor Kotvitsky, esponente del Fronte Popolare, tra i deputati più ricchi del Paese e per anni alla guida del sistema nucleare.

La modella ucraina si trovava quattro giorni fa alla frontiera di Vilok a bordo di una Opel. Le guardie ucraine l’hanno lasciata passare senza alcun sospetto. In Ungheria invece è andata diversamente. Quando le è stato chiesto di aprire i bagagli è venuto fuori il tesoro, è il caso di dirlo. Le valigie erano piene zeppe di banconote, pesavano circa 200 chili. Le foto dei bagagli sono state diffuse anche online. La notizia ha fatto il giro del mondo. “I soldi mi servono per partorire all’estero”, ha provato a spiegare la donna. La somma le è stata alla fine sequestrata.

Kotvitsky, secondo indiscrezioni di stampa, avrebbe quote nelle aziende di uranio ucraine. È considerato in buoni rapporti con l’ex ministro dell’Interno Arsen Avakov, accusato nel 2012 di trasferimento illegale di terreni e inserito nella lista dei ricercati internazionali dell’Interpol. La notizia è entrata nel filone delle denunce a esponenti dell’élite ucraina trovati nel tentativo di portare all’estero i propri capitali eludendo i controlli alla frontiera.

Un rapporto del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti del 2020 ha riportato, come ricostruisce Il Corriere della Sera, come pochi progressi siano stati fatti dalle autorità di Kiev nella lotta alla corruzione. Non esiste una legge anti-riciclaggio. “Istituzioni statali inefficaci e un sistema di giustizia penale inefficace – si leggeva nel documento – continuano a consentire che i proventi criminali non vengano scoperti. Sebbene le autorità siano consapevoli della gravità del problema e stiano attuando misure per affrontarlo, le forze dell’ordine raramente prendono di mira il riciclaggio di denaro legato alla corruzione su larga scala”.

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Giornalista. Ha studiato Scienze della Comunicazione. Specializzazione in editoria. Scrive principalmente di cronaca, spettacoli e sport occasionalmente. Appassionato di televisione e teatro.