Nel 27esimo giorno di guerra, l’esercito israeliano potrebbe aver messo a segno una importante offensiva nel nord e nell’est della Striscia di Gaza, dove è stabilmente all’interno da qualche giorno. L’Idf comunica infatti di aver ucciso nelle ultime ore “numerosi” miliziani di Hamas mentre l’offensiva di terra avanza.
Secondo quanto riferito, le forze di terra hanno identificato una cellula terroristica che usciva dal pozzo di un tunnel e un aereo l’ha colpita. In un altro scontro, ha reso noto l’esercito, numerosi uomini armati sono usciti da un tunnel all’interno di un edificio e hanno aperto il fuoco contro le forze israeliane. Le truppe hanno risposto al fuoco, uccidendone alcuni di loro. L’esercito ha rilasciato un video dell’attacco aereo.
Gaza, attacco ai tunnel di Hamas, l’ammissione: “Usati solo dai miliziani”
Nei giorni scorsi Hamas ha ammesso che i tunnel non sono per i civili di Gaza ma per i miliziani, per i terroristi che il 7 ottobre scorso hanno oltrepassato la Striscia, invadendo Israele, uccidendo centinaia di civili e sequestrando altrettante persone. A sostenerlo, anzi ad ammetterlo è Mousa Abu Marzouk, alto esponente dell’ufficio politico di Hamas, in una intervista rilasciata a Russia Today il 27 ottobre scorso e tradotta dalla tv di Memri, Istituto di ricerca sul Medioriente con sede a Washington. Secondo Hamas infatti a proteggere la popolazione civile, circa il 75% degli abitanti della Striscia, dovrebbe essere l’Onu. Quando, nel corso dell’intervista, il giornalista gli fa notare che ”molte persone si stanno chiedendo: Quando avete costruito 500 chilometri di tunnel, perché non avete costruito rifugi dove i civili avrebbero potuto nascondersi durante i bombardamenti?”, Abu Marzouk replica: ”Abbiamo costruito i tunnel perché non avevamo altro modo di proteggere noi stessi dall’essere colpiti e uccisi. Questi tunnel sono progettati per proteggerci dagli aerei. Stiamo combattendo dall’interno dei tunnel”.
Tunnel Gaza, tra ostaggi e scorte per tre mesi
Tunnel dove sono rinchiusi gli oltre 240 ostaggi di nazionalità israeliana e straniera che Hamas ha rapito lo scorso 7 ottobre. Tunnel dove, secondo quanto emerso in questi giorni, gli stessi miliziani hanno scorte di cibo, benzina, medicine e via dicendo per circa tre mesi, mentre la popolazione civile è abbandonata a se stessa sotto i costanti bombardamenti israeliani che nei giorni scorsi ha tagliato anche la connessione internet e le linee telefoniche. Circostanza che ha impedito qualsiasi tipo di comunicazione, a partire dalle ambulanza costrette a soccorrere i feriti in base alla provenienza delle segnalazioni raccolte stesso per strada.
Una situazione raccapricciante cristallizzata dall’ammissione di Hamas che bada esclusivamente a tutelare la propria causa e a salvaguardare i suoi terroristi.
