Nell’era in cui gli idoli sono i blogger, gli influencer, i trapper, come si può trasmettere ai giovani la passione per la politica? Attraverso l’utilizzo dei social. Tuttavia, nel 2023 questo è un obiettivo della politica ancora molto distante dal compimento. O forse non è proprio un obiettivo e non c’è interesse in tal senso. Non fraintendetemi, la presenza della politica sui social è molto forte, ma non è per nulla coinvolgente e molto spesso utilizza schemi arcaici, con il semplice fine di mettere in risalto il partito o il leader politico.

Diciamocelo chiaro: quanti ex premier avete visto giocare quotidianamente al campo da calcetto con ragazzi “comuni” e ricevere calcioni e spinte a titolo gratuito? Che poi Renzi non è più un ragazzino… Eppure è lì, pronto (metaforicamente e non) a combattere su ogni pallone, tra un selfie ed un abbraccio o una stretta di mano per una bella giocata, ed a coinvolgere i ragazzi con domande e proposte, facendoli sentire partecipi ed al centro dell’attenzione. Allo stesso modo, i parlamentari del suo partito presenti in loco, sempre a disposizione per foto, chiarimenti, scambi di opinione…

Le idee più belle non nascono sui tavoli di lavoro, bensì nei momenti ricreativi all’interno dell’azienda. Ed è proprio per questo che noi mettiamo a disposizione dei nostri manager ed impiegati spazi in cui giocare e divertirsi nei momenti di pausa. Perché è lì che si incontrano teste che lavorano in diversi settori ed è lì che vengono fuori le idee migliori”. Queste sono le parole utilizzate dall’amministratore delegato di Alphabet (Google) per descrivere una filosofia molto diffusa tra le big company statunitensi. Perché citare il CEO di Alphabet? Perché questa è la stessa filosofia che ho visto a “Meritare l’Europa”: “mettiamo insieme giovani intraprendenti con una passione comune e facciamoli divertire, qualcosa di buono viene sicuramente fuori”. Ancora una volta Renzi ha voluto fare l’americano.

Davide Clivio - studente di Meritare l'Europa

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