Il 25 luglio 2015 provocò un incidente dove persero la vita due persone percorrendo contromano la tangenziale di Napoli per diversi chilometri. Nei giorni scorsi, dopo una condanna in Appello a 10 anni per duplice omicidio colposo (confermata in Cassazione), Aniello Mormile, 35 anni, ha lasciato il carcere di Secondigliano su decisione del Tribunale di Sorveglianza che gli ha concesso l’affidamento in prova ai servizio sociali.

Così come riportato Repubblica, Mormile sconterà il resto della sua pena fuori dal carcere e lavorando in un call center. Dopo meno di sette anni in cella, nel corso dei quali ha conseguito una laurea in Scienze erboristiche e ha preso parte a diversi progetti (musicali e artistici soprattutto), le relazioni positive degli educatori e del personale del carcere hanno portato il magistrato di Sorveglianza a concedere la misura alternativa e il reinserimento in società.

Mormile in primo grado era stato condannato a 20 anni per duplice omicidio volontario. Pena dimezzata in Appello. Non ha mai spiegato cioè che è accaduto quella notte nella sua Renault Clio comprata da poche settimane. Lui si trovava alla guida mentre la fidanzata, Livia Barbato, 22enne studentessa universitaria e aspirante fotografa, era stesa sul sedile posteriore. Entrambi avevano trascorso la serata in un baretto del porto di Pozzuoli dove Mormile lavorava come dj. “Ho bevuto, diversi drink, perché me li offrivano. Sì, lo so che da ubriachi non ci si mette al volante. Io mi sono messo lo stesso alla guida ma da quel momento non ricordo più nulla, non mi sono reso neanche conto di essere finito contro un’altra auto”.

Altra auto. Ovvero la Fiat Panda guidata da un commerciante di Torre del Greco, il povero Aniello Miranda, 48enne di Torre del Greco che quella mattina, erano le 4.26 circa, stava andando a lavoro quando ha trovato la morte. Mormile esce quasi indenne e verrà arretato dopo pochi giorni di ricovero in ospedale.

In una intervista rilasciata sempre a Repubblica, Angela Buanne, madre di Livia, mantiene un profilo garantista e lancia un unico appello all’ex fidanzato della figlia: “C’è stata una corrispondenza nella quale gli ho sempre chiesto di dirmi la verità e di riflettere su quanto accaduto”. Verità che per il momento conosce solo Mormile che continua a ripetere di non ricordare nulla dopo essersi messo alla guida.

“Perché l’ha fatto? Cos’è accaduto in quell’auto in quei sei minuti di contromano? Livia dormiva o lottava? Cosa pensava il ragazzo mentre clacson impazziti e luci abbaglianti lo imploravano di fermarsi? Può saperlo solo Nello, che però dichiara di non ricordare nulla, neanche quella frase, “ho fatto una cazzata”, pronunciata a una dottoressa del 118 tra quel groviglio di lamiere subito dopo l’impatto” (Viaggio al centro della notte)

La donna, che nei mesi scorsi ha ricevuto dal presidente Sergio Mattarella l’onorificenza di Ufficiale dell’ordine al merito della Repubblica per il suo impegno nella lotta all’alcolismo e alle stragi della strada, auspica che Mormile, descritto come ragazzo “educato, per bene, simpatico e innamorato di mia figlia”, “possa mettere il suo errore al servizio degli altri, come ho cercato di fare io col mio dolore”.

Angela con lo scrittore Luca Maurelli, dopo l’uscita del libro “Viaggio al centro della notte“, gira da tempo le scuole della Campania e del Lazio. “Agli studenti – ha spiegato in occasione  dell’onorificenza ricevuta dal Capo dello Stato– mostro il video dell’incidente che ha causato la morte di Livia. Poi parlo loro dei pericoli legati all’abuso di alcool e droghe. Il nostro è un format di due ore”.

Incontri che iniziano, ha ricordato a Repubblica, “col ricordo del signor Miranda, pero con tutto il cuore che i suoi familiari abbiano trovato il modo per sopportare un dolore così grande che conosco bene”.

Familiari di Miranda che hanno invece mal digerito l’uscita dal carcere di Mormile: “Come può una persona che, per sua grave colpa, ha ucciso due persone essere già fuori, anche se solo per buona condotta?” ha dichiarato l’avvocato Fabbrocini, per conto dei parenti del commerciante.

N.B. Nella foto Livia Barbato e la madre Angela. In altro a destra il commerciante Aniello Miranda

Redazione

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