L’Italia sarebbe pronta a riaprire gli aeroporti ai voli provenienti dalla Cina. Un’ipotesi perchè a riferirlo sarebbe il governo cinese dopo un incontro tra il vice ministro degli Esteri e il nostro ambasciatore a Pechino, Luca Ferrari. Una scelta dovuta alla grande irritazione della Cina dopo il blocco. Tuttavia la notizia sarebbe stata smentita da Repubblica: la notizia sarebbe “infondata” secondo il portavoce del ministro della Salute Speranza. Al momento la Farnesina si limita a confermare che l’incontro è avvenuto, ma senza entrare nel dettaglio.

La nave – Intanto si aggrava la situazione sulla Diamond Princess, la nave da crociera in quarantena nel porto di Yokohama. Altri 41 dei 3700 passeggeri, provenienti da sei Paesi diversi, sono risultati positivi ai nuovi test fatti dalle autorità giapponesi, portando il totale dei contagiati a 60. Tra questi nessuno dei 25 italiano a bordo.

I decessi – in Cina sono stati registrati 73 nuovi decessi legati al coronavirus, tra cui quello di Li Wenliang, il dottore che tra i primi aveva avvertito sulla pericolosità del contagio ed era stato messo a tacere dalla polizia. La giornata di ieri è stata la più pesante per quanto riguarda il numero delle vittime: sono state 73, di cui 69 nella provincia dello Hubei, per un totale di 636. Tra di loro c’è anche Li Wenliang, l’oftalmologo di Wuhan che tra i primi aveva messo in guardia amici e colleghi sulla pericolosità nella nuova epidemia, salvo essere punito con l’accusa di diffondere il panico e silenziato dalla polizia. La sua scomparsa, ieri notte, ha provocato una ondata di rabbia senza precedenti sui social network cinesi, con critiche molto esplicite verso le autorità che la censura non è riuscita a tenere a bada.

Rallentano i contagi – La notizia incoraggiante invece è il leggero calo, per il secondo giorno consecutivo, del numero dei nuovi contagi rilevati: sono stati 3.143, per un totale di 31.161. È possibile sia l’indizio di un rallentamento dell’epidemia, ma solo i dati dei prossimi giorni lo potranno confermare. In una telefonata con Donald Trump, Xi Jinping ha ribadito “la piena fiducia e la capacità della Cina di superare l’epidemia”.

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