Una sanzione che per un calciatore, anzi un brand, come Cristiano Ronaldo, equivale a briciole. Ma il fenomeno portoghese della Juventus è incappato in una figuraccia social per aver violato le regole anti-Covid previste dall’ultimo Dpcm (varato il 16 gennaio e in vigore fino al 5 marzo) che vietano gli spostamenti fuori regione se non per motivi di salute o urgenza.

Ma cosa è successo a CR7? La pagina Instagram della fidanzata del campione portoghese, Georgina Rodriguez, ha pubblicato (salvo poi rimuoverla) una ‘storia’ che li immortalava a bordo di una motoslitta nella Val Vény, a Courmayer.

Peccato che i due, da Dpcm, non potessero andare nella nota località sciistica. Courmayer è infatti in Valle d’Aosta, mentre i due sono residenti a Torino, in Piemonte. Un salto di regione vietato dal Dpcm.

Ronaldo aveva approfittato della mancata convocazione da parte di Andrea Pirlo per la partita di Coppia Italia contro la Spal, vinta poi dai bianconeri col risultato di 4 a 0, per concedersi una giornata sulla neve  per il 27esimo compleanno della compagna, tra gita in motoslitta e cena romantica, tutto documentato (e poi cancellato) sui social di lei.

I carabinieri del Gruppo Aosta, come riferisce l’agenzia AdnKronos, hanno avviato gli accertamenti di rito sulla ‘vacanza sulle nevi ‘a Courmayeur di Cristiano Ronaldo e della sua fidanzata.

Il campione della Juventus non è nuovo a polemiche sulla violazione dei protocolli anti-Covid. Nell’ottobre scorso era nata una polemica calcistico-politica sul suo viaggio tra Italia e Portogallo, dove era impegnato con la Nazionale, durante il quale era poi risultato positivo al Coronavirus. Vincenzo Spadafora, ministro dello Sport grillino, lo aveva apertamente accusato di aver violato il protocollo, sottolineando che “i grandi campioni si sentono al di sopra di tutto”. Parole che avevano provocato una risposta piccata da parte dell’asso di Madeira: “Sono tutte bugie di un signore italiano di cui non dico il nome, ho fatto tutto come dovevo. Io e la mia squadra ci siamo presi la responsabilità di fare le cose bene. Ho la coscienza tranquilla”.

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Romano di nascita ma trapiantato da sempre a Caserta, classe 1989. Appassionato di politica, sport e tecnologia