Si chiama Soberana 02 ed è il vaccino prodotto a Cuba che il 1 marzo entrerà in fase 3 di sperimentazione clinica. Una volta approvato sarà offerto gratuitamente alla popolazione dell’isola e anche a tutti i turisti che la visiteranno. “Non siamo una multinazionale che considera una priorità il profitto finanziario, il nostro obbiettivo è creare salute”, ha dichiarato Vicente Vérez, direttore dell’Instituto Finaly, incaricato dello sviluppo del vaccino, aggiungendo che la sua distribuzione commerciale “avrà una strategia umanitaria”.
A darne annuncio il giornale cubano Las Noticias. Il giornale cita Vicente Ve’rez, che assicura che il vaccino Soberana 02, che sta entrando nella fase tre della sperimentazione con 150 mila dosi da inoculare su 42.600 volontari cubani, è sicuro e ha dimostrato un elevato potere di immunizzazione.
“Induce una memoria immunitaria di lunga durata che, oltre a produrre anticorpi, fa in modo che questi siano durevoli”, ha dichiarato, citato da Las Noticias, Ve’rez il 29 gennaio in una conferenza in video dell’Organizzazione panamericana della Sanità. Il piano è che una volta prodotte tutte le dosi necessarie a immunizzare la popolazione, inizierà a offrirlo ai turisti. Poi sarà pronta anche per l’esportazione.
L’Avana, scrive il giornale, è impegnata a creare 100 milioni di dosi del vaccino autoprodotto per immunizzare la popolazione: un privilegio che dunque verrà esteso anche a chiunque vorrà visitare Cuba da turista, che potrà ricevere anche un altro dei quattro vaccini, che però non vengono specificati, sui quali si basa la strategia di immunizzazione cubana. A Cuba sono infatti vari i vaccini in sperimentazione oltre al Soberana 02. L’Instituto Finlay sta sviluppando il vaccino Soberana 01, attualmente in Fase II di sperimentazione clinica. Il Centro de Ingeniería Genética y Biotecnología cubano sta testando altri due vaccini: Abdala e Mambisa.
Attualmente chi arriva a Cuba deve rispettare la quarantena e attendere il risultato dei tamponi in una zona dedicata dell’aeroporto. Certo è che la pandemia ha creato una grossa crisi nel turismo a Cuba, settore trainante dell’economia. Per contrastare la crisi economica, il governo cubano ha annunciato di fatto la fine dell’economia statalizzata: l’elenco delle attività che d’ora in poi potranno essere gestite da imprese private passa da 127 ad oltre 2.000. La ministra del Lavoro Marta Elena Feito ha detto che solo una minoranza di settori strategici (124 in tutto) sarà riservata allo Stato. Tra questi, ovviamente, la salute e lo sviluppo dei vaccini.
L’isola sta vivendo un periodo di seria povertà anche per l’inasprimento delle sanzioni volute da Donald Trump. Così Cuba ha vissuto il peggior calo economico di sempre e così i cubani si sono trovati a combattere con la carenza di beni di prima necessità come non succedeva dal ’90.
