Fiumi di ironia scorrono sulle imprese del Ministro della Cultura
De Luca definitivo sulle gaffe di Sangiuliano: “Invitatelo a feste e battesimi” | Dalla D’Urso, alla Fallaci: ecco gli scivoloni del ministro
Era un temperato pomeriggio di novembre quando il Ministro della cultura Sangiuliano inciampa e scivola sulla Fallaci. In un’intervista rilasciata a Il Giornale, Gennaro tuona “Basta con i fondi dati solo ai film di sinistra.” E deciso a dare del filo da torcere continua: “Chiederò alla Rai di fare una fiction sulla vita di Indro Montanelli e su quella di Oriana Fallaci”. Non l’avesse mai detto. Le parole rimbalzano subito sui social ed ecco che la frittata è fatta. La miniserie dedicata alla giornalista e scrittrice fiorentina c’è già. “L’Oriana” è stata trasmessa su Rai1 nel 2015, il 16 e 17 febbraio.
Va bhé, ma ha detto pure Montanelli. C’è anche lui e il tutto prodotto proprio da mamma Rai. Protagonista Vittoria Puccini, alla regia Marco Turco. Prodotto disponibile ancora su RaiPlay, dove sono si trovano con facilità numerosi contenuti anche su Indro Montanelli.
Si può chiudere un occhio, era il 2015. Una svista insomma. Il Ministro della cultura si sarà pure sbagliato ma come si dice Solo chi non lavora non sbaglia mai e lui in effetti è sempre al lavoro come testimoniano anche i suoi social. Sempre a novembre infatti, mese piovoso a rischio scivoloni, ecco che Gennaro spunta in una foto nel suo ufficio insieme ai sottosegretari Vittorio Sgarbi e Gianmarco Mazzi, nonché un collaboratore.
Tutto ok se non fosse per un dettaglio. Alle spalle dei lavoratori il televisore è sintonizzato su Pomeriggio Cinque di Barbara D’Urso, la ex primadonna dell’intrattenimento pomeridiano di Mediaset. Bufera sul web ma ringraziamenti da gote rosse da parte della conduttrice che si dice orgogliosa di essere presente anche lei in qualche modo dentro i Ministeri.
L’autunno avanza, le pozzanghere si asciugano e si trasformano in ghiaccio. Ed ecco che Sangiuliano ci ricasca. In un’intervista al Messaggero decide di difendere la sacrosanta lingua italiana dicendosi pienamente d’accordo con Giorgia Meloni che già in passato ha criticato l’utilizzo di anglicismi. Ma nel giro di poche parole utilizza parole straniere per criticare chi utilizza parole straniere: “Credo che un certo abuso dei termini anglofoni appartenga a un certo snobismo, molto radical chic, che spesso nasce dalla scarsa consapevolezza del valore globale della cultura italiana. E anche della sua lingua, che invece è ricca di vocaboli e di sfumature diverse”.
Ma il meglio arriva sempre in fondo e nella rassegna del percorso di inciampi del Ministro della Cultura non si può non citare la più epica. La madre di tutte le gaffe: stiamo parlando ovviamente del Premio Strega. Dove Gennaro decide di dichiarare candidamente alla maestra conduttrice Beppi Cucciari di non aver letto i libri che ha votato tra i cinque finalisti. Gelo. Lui tenta di raddrizzare il tiro dicendo di essere stato frainteso perché intende provare ad approfondire i tomi. Niente da fare, la rete impazzisce tra ironia e indigazione creando meme clamorosi, da “Io sono leggendo” all’ “Insostenibile pesantezza del leggere” tutti con protagonista il nostro fantastico Ministro della Cultura.
Oggi però qualcuno proprio non si è trattenuto e si è scagliato contro il ministro. Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, nel consueto videomessaggio del venerdì, se l’è presa col ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, definito “ministro delle cerimonie”. De Luca racconta quella che, secondo lui, è stata una “inutile e ridicola” inaugurazione della linea Roma-Pompei. “Fate un’opera di carità, invitatelo a feste e battesimi, e lui verrà”.
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