Le dichiarazioni deliranti di Kanye West sembrano non aver fine. Il rapper americano, uno degli artisti più influenti degli ultimi 20 anni, si è spinto a rilasciare dichiarazioni di apprezzamento nei confronti di Adolf Hitler.

Parole arrivate nel corso di una intervista ad Alex Jones, teorico della cospirazione vicino agli ambienti trumpiani, recentemente condannato ad un multa da mezzo miliardo di dollari per aver definito la strage nella scuola di Sandy Hook una messinscena.

Ye, come si fa chiamare ora il rapper, aveva detto nel corso dell’intervista che “ci sono cose buone in Hitler“. “Tutti gli esseri umani hanno qualcosa di valore che mettono sul tavolo, soprattutto Hitler. Vedo delle cose buone anche in Hitler. Amo tutti”, aveva detto l’artista nell’intervista.

Tra le “cose buone” citate da West ci sono “le autostrade, il microfono che uso per fare  musica“. Anche Jones si è visto costretto ad intervenire, per ricordare al rapper che “i nazisti erano delinquenti e hanno fatto cose davvero cattive“. West, però, non è rimasto turbato: “Ma hanno fatto anche cose buone, amo i nazisti”.

Dichiarazioni allucinanti che hanno spinto Elon Musk, neo-proprietario di Twitter e paladino del “free speech”, della libertà di espressione più assoluta, a sospendere il suo account per aver violato le regole del social network contro l’incitamento alla violanza.

Ho fatto tutto quello che ho potuto, ma nonostante questo Kanye West è tornato a violare le nostre regole contro l’incitazione alla violenza, l’account sarà sospeso”, ha detto Musk ad un utente, dopo che West aveva pubblicato un post con l’immagine della svastica e della stella di David.

Folle esternazioni che stanno costando al rapper gravi ripercussioni economiche. Adidas, che con West aveva avviato anni fa una collaborazione per una linea di scarpe, è stata costretta a rompere il contratto lo scorso ottobre dopo le ennesime dichiarazioni farneticanti e antisemite.

Ultima a mollare l’artista è Parler, piattaforma social di destra che West era in procinto di acquistare. La società ha annunciato che la sua vendita al controverso rapper è stata cancellata: “Parlament Technologies vuole confermare che la compagnia ha concordato con Ye di cancellare l’intenzione di vendere Parler“, ha twittato la società, precisando che la decisione è stata presa “nell’interesse di entrambe le parti a metà novembre”.

Avatar photo

Napoletano, classe 1987, laureato in Lettere: vive di politica e basket.