Politica
Dogane e monopoli, Alesse riconfermato: il Governo punta sulla linea delle riforme e dell’innovazione
Il Consiglio dei ministri, riunito il 4 dicembre, ha deliberato la conferma di Roberto Alesse nell’incarico di Direttore dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli, accogliendo la proposta avanzata dal Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti. La decisione, spiegano ambienti governativi, punta a dare continuità al lavoro svolto nel triennio appena concluso e a consolidare un percorso considerato strategico per il sistema dei controlli doganali e dei monopoli.
A Palazzo Chigi si sottolinea come l’ultimo triennio sia stato particolarmente impegnativo per l’Agenzia, sia per il numero e la complessità dei dossier seguiti, sia per l’evoluzione del quadro normativo e tecnologico. In questo contesto, la scelta di confermare Alesse viene letta come la volontà di mantenere una guida ritenuta affidabile, con il compito di proseguire la riorganizzazione interna e di rafforzare il coordinamento amministrativo in un settore delicato per l’equilibrio dei conti pubblici.
Nel profilo richiamato dal Ministero dell’Economia viene ricordato il lungo percorso di Alesse nella pubblica amministrazione, dove ha ricoperto incarichi di vertice presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, il Ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, la Camera dei deputati, l’Autorità di garanzia sugli scioperi nei servizi pubblici essenziali e il Ministero dell’Ambiente. Dal 2001 ha operato in ambiti considerati centrali per l’azione di governo, un curriculum che il MEF valuta come elemento di solidità nella gestione di processi complessi.
Studioso di diritto costituzionale e amministrativo, Alesse viene indicato come uno dei protagonisti della recente stagione di riforma dell’ADM. Tra gli interventi messi in campo vengono segnalate la riorganizzazione interna con l’accorpamento di diverse competenze amministrative – un’operazione che non si realizzava dal 2012 – e la revisione delle principali procedure giuridiche e informatiche, con l’obiettivo di rendere più snelli i processi interni e di aumentare l’efficacia dell’azione amministrativa a favore del sistema Paese.
Nei documenti illustrativi dell’Agenzia trovano spazio, tra le linee di lavoro prioritarie dell’ultimo triennio, il rafforzamento del contrasto alla contraffazione, la progressiva digitalizzazione dei controlli, l’introduzione di strumenti basati su intelligenza artificiale e l’intensificazione della dimensione internazionale dell’attività doganale. In questo quadro si colloca anche la prossima presentazione, a Bruxelles, della candidatura di Roma a sede della futura Autorità Doganale Europea (Euca), iniziativa sostenuta con decisione dal Governo italiano e di cui Alesse viene indicato come uno dei principali promotori.
Per l’esecutivo, la prosecuzione del mandato alla direzione dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli dovrebbe consentire di portare a compimento i dossier aperti sulla riforma delle materie di competenza, sulla modernizzazione dei controlli e sul rafforzamento della cooperazione doganale a livello europeo, capitalizzando i risultati già raggiunti nel triennio appena concluso.
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