Non vaccinata, affetta da covid e alla 24esima settimana di gravidanza, una donna di 25 anni, residente a Vallo della Lucania (Salerno) è arrivata in condizioni gravissime la notte scorsa al Policlinico Federico II di Napoli dove i medici l’hanno subito operata per far nascere il bambino. Si tratta del secondo caso in pochi giorni, dopo quello che ha riguardato, sempre nello stesso ospedale partenopeo, una donna di 31 anni.

“È arrivata – spiega all’Ansa Giuseppe Bifulco, direttore del dipartimento ad attività integrata materno infantile dell’Azienda Ospedaliera Federico II di Napoli – in condizioni molto gravi, era già ricoverata a Vallo da tre giorni e poi è peggiorata. Abbiamo subito fatto nascere il bambino che è chiaramente in condizioni critiche. Ora dobbiamo aspettare una settimana-dieci giorni per vedere se ci saranno complicazioni e valutarlo”.

La 25enne dopo il parto è ricoverata in terapia intensiva in condizioni gravi. “Attualmente – spiega Bifulco – abbiamo otto donne arrivate incinte non vaccinate e con il covid in clinica ostetrica, due in terapia intensiva e due in malattia infettive. Ancora una volta ripeto l’appello a tutte le donne incinte, non devono avere paura della vaccinazione, non devono aspettare e farla subito, sappiamo che non succede nulla a loro e al feto”.

Pochi giorni fa il ricovero della 31enne insieme al suo bambino, partorito con un cesareo d’urgenza al sesto mese, gravemente prematuro. La donna è in terapia intensiva dopo una polmonite emersa a seguito della positività al Coronavirus. Madre per la quarta volta, aveva deciso di deciso di soprassedere sull’immunizzazione perché preoccupata per le eventuali reazioni avverse, nonostante il consiglio di procedere con ciclo completo di vaccinazione prima del compimento del sesto mese di gravidanza.

Il 10 agosto il ricovero, con i medici del Policlinico Federico II ancora ottimisti, nonostante condizioni serie ma non allarmanti. Viene predisposto un percorso “dedicato”, per garantire un parto in sicurezza nonostante l’infezione da Coronavirus. Ma nonostante i trattamenti terapeutici, la situazione peggiora ed è necessario il trasferimento in rianimazione: la 31enne viene intubata e ieri mattina, quando la situazione si fa allarmante, viene deciso di operare un parto cesareo per tentare di salvare il neonato, a rischio date le condizioni della madre.

Il piccolo nato poco prima delle 13 ha serie difficoltà respiratorie e di alimentazione: i pediatri del Policlinico partenopeo non si sbilanciano sulla possibilità di farcela del neonato.

De Luca: “Il 92% dei ricoverati in terapia intensiva non è vaccinato”

“Dalla ricognizione effettuata in tutte le strutture sanitarie della Campania, è risultato che il 92 per cento dei ricoverati in Terapia Intensiva non è vaccinato” dichiara il governatore campano Vincenzo De Luca. “Dalle stesse verifiche è risultato che l’83 per cento dei pazienti ricoverati nei reparti di Terapia Sub Intensiva, non è vaccinato. Sono dati di estremo significato che mettono ancor più in evidenza la necessità di completare le vaccinazioni per tutte le fasce di età. Dati rispetto ai quali ogni esitazione diventa irresponsabile” aggiunge.

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