I nodi da sciogliere
Elezioni regionali, in Veneto la lista Zaia manda in tilt Meloni e Tajani. Campania: Cirielli favorito ma i sondaggi dicono Carfagna
La preoccupazione inaspettata per il centrodestra arriva dalla sua roccaforte. All’ombra del Vesuvio spunta l’ipotesi Carfagna, ma il favorito resta Cirielli
L’andatura è incerta, il passo vistosamente claudicante. Anche allo specchio l’immagine che si riflette è terribilmente simile. Due coalizioni divise su tutto, con problemi sovrapponibili al loro interno. Alleati invadenti che alzano la posta, vertici che si susseguono inutilmente, uno stallo che inizia a preoccupare le Case Madri. Insomma la “brutta” estate della politica italiana. Se Elly Schlein rischia il cortocircuito in Campania e in Puglia, Giorgia Meloni è nel fango in Veneto, e in dolce attesa all’ombra del Vesuvio.
Regionali Veneto: la forza di Zaia e i timori di Fdi e FI
L’unico passo avanti nel rebus veneto riguarda il possibile candidato al trono: il favorito resta Alberto Stefani, segretario della Lega e vice federale. Il braccio di ferro con Fratelli d’Italia potrebbe finire con la conferma di un Presidente della Lega. A meno che il tavolo non salti per la richiesta di Luca Zaia, appoggiata da Matteo Salvini: una lista del Doge in coalizione. È lo spettro che agita gli alleati, nel 2020 il raggruppamento presentato dal Presidente fece man bassa di voti: il 44,6%. Lasciando le briciole ai partiti tradizionali. Cinque anni dopo, Fdi e Forza Italia vorrebbero evitare lo sconquasso. Il vicepresidente del Consiglio, consapevole di quanto pesi il Veneto per il suo futuro, minaccia: se Zaia non potrà avere la sua lista, lo candido capolista in Consiglio Regionale nella Lega. L’ultimo incontro del centrodestra non ha sciolto l’impasse, i big si rivedranno la prossima settimana. Morale: tutte le ipotesi restano in piedi, anche la più dirompente, la corsa solitaria di via Bellerio.
Regionali Campania: Cirielli favorito ma i sondaggi dicono Carfagna…
In Campania la coalizione di Giorgia Meloni ha deciso di godersi fino in fondo il “posto al sole”, allestito da Vincenzo De Luca, che sta riuscendo nell’impresa di tenere sul filo il “predestinato” Roberto Fico. La caccia al tesoro del centrodestra non lesina nuove estrazioni: l’ultima è la deputata campana Mara Carfagna. L’ex ministra è risultata la più gradita del centrodestra da un sondaggio di Nicola Piepoli; il Presidente di Noi moderati Maurizio Lupi prende la palla al balzo e incita gli alleati: “È lei la nostra carta”.
In ballo, da settimane, altri nomi: il viceministro degli Esteri Edmondo Cirielli, il deputato leghista Giampiero Zinzi, la Presidente del Tribunale di Napoli Elisabetta Garzo, il Presidente dello Zes Giosy Romano. La premier non vorrebbe cedere agli azzurri (che puntano su Romano) anche la Campania (oltre alla Calabria dove corre il Presidente uscente Roberto Occhiuto), per cui il favorito resta Cirielli. Si deciderà entro fine mese, quando lo “psicodramma” del Pd si esaurirà.
Regionali, il campo largo sogna il colpaccio
Il risultato che farà la differenza però si disputerà nelle Marche, il confronto tra l’uscente Francesco Acquaroli e l’eurodeputato Matteo Ricci è di quelli in grado di assegnare la vittoria o la sconfitta delle due coalizioni. La schedina è statica: si voterà (oltre che in Val d’Aosta), nelle Marche, in Veneto (centrodestra), Toscana, Campania e Puglia (centro sinistra) e Calabria (centro destra). Il campo largo è chiamato a fare il colpaccio, Il 3-3 allargherebbe i sorrisi a Palazzo Chigi.
© Riproduzione riservata







