Il caso
Esce dal carcere uno dei killer di Graziella Mansi, la bimba di 8 anni abusata e bruciata viva ad Andria nel 2000
Dopo 24 anni di carcere, è tornato in libertà Pasquale Tortora. È uno degli autori dell’omicidio di Graziella Mansi, la bambina di 8 anni bruciata viva dopo gli abusi nel 2000 ad Andria. L’uomo, oggi 44enne, ha beneficiato di una riduzione della detenzione per buona condotta.
Graziella Mansi, le condanne
Pasquale Tortora era stato condannato in via definitiva a 30 anni di reclusione, diminuiti di sei anni per il comportamento durante la detenzione. Per l’omicidio della bambina, nel 2004 furono cinque le condanne. Tortora all’epoca aveva 20 anni e confessò di essere stato il responsabile insieme ad altri complici, rivelandone il nome. Per questo fu l’unico a essere giudicato con rito abbreviato. Gli altri ragazzi, tutti poco più ventenni, furono invece condannati all’ergastolo: Giuseppe Dibari, Vincenzo Coratella (che nel 2008 si suicidò in carcere), Domenico Margiotta e Michele Zagaria.
I condannati
L’avvocato Carmine di Paola, che ha difeso Coratella e Dibari, ha parlato dei rapporti tra i condannati sul Corriere del Mezzogiorno: “Già da allora, al tempo dei processi, le loro strade si divisero e per forza di cose non si sono più ricongiunte. Da un lato i quattro (diventati tre dopo la morte di Coratella) che gridano ancora la loro innocenza, e dall’altro Tortora che ha avuto un destino diverso, conseguenza di scelte processuali differenti”.
I due si sono sempre professati innocenti, racconta di Paola: “Per la cronaca e per opportuna memoria di tutti, Vincenzo Coratella si suicidò nel carcere di Lecce, affidando ad uno scritto disperato la sua riaffermazione di innocenza”. “Giuseppe Dibari, resiste in un bunker di assoluto isolamento, si affida alle letture evangeliche, è insofferente anche ai colloqui con i suoi familiari, si rifiuta di richiedere misure alternative alla detenzione cui oggi potrebbe ambire. Sostiene che uscirà dal carcere unicamente quando sarà riconosciuta la sua totale estraneità al delitto..” ha raccontato il legale.
L’omicidio di Graziella Mansi, il caso
Graziella Mansi aveva otto anni, era la figlia di un venditore ambulante di frutta secca e di una casalinga. Il 19 agosto del 2000, fu di fatto sequestrata a Castel di Monte mentre riempiva un secchio d’acqua a una fontanella pubblica. Fu proprio Tortora ad avvicinarla e a condurla nel bosco lì vicino con la scusa di farle vedere una cucciolata. A quel punto, secondo quanto emerso dal processo, Graziella è stata presa dagli altri ragazzi che prima cercarono di violentarla e poi la bruciarono viva con un cumulo di foglie secche. Un episodio che segnò profondamente Andria e l’Italia intera.
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