Il presidente russo Vladimir Putin si è rivolto ai suoi concittadini parlando per nove minuti, nel messaggio di fine anno più lungo da quando guida la Russia. Singolare anche l’ambientazione, non le sale del Cremlino, ma il quartier generale del distretto militare meridionale, a Rostov sul Don. Lì, circondato dai militari ha detto: “L’anno sta volgendo al termine: è stato un anno di decisioni difficili e necessarie, di passi importanti per ottenere la piena sovranità della Russia e il consolidamento della nostra società. Ha dimostrato che la difesa della Patria è il nostro sacro dovere verso gli antenati e discendenti”.
Ha difeso la scelta di invadere l’Ucraina e accusato l’Occidente: “La correttezza morale e storica è dalla nostra parte. Oggi noi combattiamo per proteggere il nostro popolo nei nostri territori storici. L’Occidente ha mentito sulla pace, stava preparando un’aggressione. Per anni ci hanno assicurato sulla pace, ma hanno incoraggiato in ogni modo i neonazisti”.
Intanto il sindaco di Kiev Vitaly Klitschko ha detto che un uomo anziano è stato ucciso e 20 persone sono rimaste ferite nel distretto di Solomianskyi a seguito delle esplosioni nella zona residenziale durante l’attacco missilistico russo. Una persona è in condizioni critiche. Tra i feriti anche un giornalista giapponese. I soccorritori sono al lavoro, l’allerta è ancora in corso. Secondo l’amministrazione della città un hotel è rimasto danneggiato dall’attacco missilistico russo in corso. Si tratta dell’hotel Alfavito nel centro di Kiev. Danneggiato anche il Palace of Ukraine, sede di norma dei concerti di fine anno.
Una decina di esplosioni sono state udite nelle zone residenziali di Kiev questa mattina, dopo che un allarme aereo era risuonato in tutto il Paese. Poco dopo il governatore della regione di Kiev aveva lanciato un allarme sulla possibilità che avvenissero attacchi missilistici. Le esplosioni nella capitale sono state confermate su Telegram dal sindaco Klitschko. Anche a Kharkiv e a Zaporizhzhia sono avvenute esplosioni.
“La nostra vittoria è inevitabile”, ha affermato Sergei Shoigu, ministro della Difesa della Russia, nel suo messaggio di fine anno ai militari dell’Armata: “L’imminente festa di capodanno rimane non solo una buona tradizione popolare, ma acquista anche un significato più profondo, essendo un simbolo delle nostre speranze per un futuro pacifico. La nostra vittoria, come l’arrivo del nuovo anno, è inevitabile”.
