Oggi e domani all'Hotel Quirinale
Roma ospita l’evento “L’Europa dei conservatori”. Politica e cultura si confrontano
Il cuore del conservatorismo italiano torna a battere a Roma. Oggi e domani l’Hotel Quirinale – in Via Nazionale 7 – ospita L’Italia dei conservatori, due giorni di dibattiti, libri, panel e confronti serrati tra ministri, parlamentari, giornalisti e intellettuali su politica, Europa, economia e cultura.
Si parte oggi pomeriggio con il panel L’Europa dei conservatori, con l’intervento del ministro della Cultura Alessandro Giuli, seguito dalla presentazione del libro di Daniele Capezzone, Trumpisti o muskisti, comunque “fascisti”. Sinistra a caccia di nemici: parlano – tra gli altri – Claudio Velardi (direttore del Riformista) e Carlo Fidanza (capo delegazione di Fratelli d’Italia al Parlamento europeo). Poi è previsto il lancio del Manifesto dei Conservatori: prendono parola Italo Bocchino, Eugenio Capozzi (direttore del Comitato Scientifico Nazione Futura) e il deputato meloniano Lorenzo Malagola.
Sabato la scena si amplia: spazio a politica europea e globale, istruzione, economia e alla possibile fine della globalizzazione, con il sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon, la vicepresidente del Parlamento Ue Pina Picierno, il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara. Nel pomeriggio si tiene lo scambio di idee tra Francesco Giubilei (presidente di Nazione Futura e della Fondazione Tatarella) e Carlo Calenda (segretario di Azione) su Liberal o conservatori?. Il panel in memoria di Charlie Kirk analizza l’America di Trump e il futuro dell’Occidente. Invece Gianfranco Fini e Maurizio Molinari affrontano Le sfide dell’Italia. La giornata si chiude con una riflessione su La destra moderna che guarda al futuro.
Per Fabrizio Tatarella, vicepresidente della Fondazione Tatarella, L’Italia dei conservatori è ormai «la più importante conferenza annuale del mondo conservatore italiano che si svolge, ormai, da quattro anni». Insomma, è «il punto di riferimento per tutti quelli che sono convintamente conservatori nei valori, nelle idee e nella cultura».
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