Fare ginnastica è arte, amore e voglia di fare dello sport uno stile di vita. Sono passati 154 anni da quando a Venezia venne fondata la Federazione Ginnastica d’Italia ma lo scopo di questa disciplina è sempre lo stesso: educare la popolazione a uno stile di vita sano, promuovendo i concetti di salute e benessere e favorire un modello di cultura sportiva promosso da atleti maturi e consapevoli, inseriti nel mondo dello studio o del lavoro. Sono due gli ambiti in cui si muove la Fgi: l’attività sportiva agonistica e la promozione di uno stile di vita sano e corretto.

Preservare i principi promulgati dalla Carta Olimpica – solidarietà, pace, amicizia e rifiuto di qualsiasi discriminazione e abuso – è ciò che anima ogni azione della Fgi.
Attualmente la Federazione conta 127 mila tesserati (la larga maggioranza è rappresentata dalle donne), di cui 103 mila under 18, in forza a 1346 società. Negli ultimi tempi questa disciplina ha fatto registrare un incremento ulteriore di iscritti: giovani e ragazze la fanno da padrone.

La conferma arriva da Gherardo Tecchi, Presidente della Fgi: “Siamo molto felici dei risultati che abbiamo conseguito e siamo certi che il percorso intrapreso sia quello giusto”, dice. I numeri sono in costante crescita, frutto di corsi di formazione mirati proprio a far breccia nel cuore dei giovanissimi. “Lavorare con loro è una missione, fa parte del nostro dna – assicura Tecchi – Stiamo collaborando anche con il Dipartimento dello Sport e con il Ministero dell’Istruzione per realizzare un progetto speciale rivolto alle scuole dell’infanzia. E questo è solo un esempio”.

Ovviamente la questione relativa agli impianti rappresenta un aspetto fondamentale per poter affrontare le sfide che si presentano quotidianamente: la ginnastica può essere praticata in palestre polifunzionali, necessita di una serie di attrezzi che non può essere rimossa.

Per questo una commissione ad hoc è al lavoro per individuare soluzioni. “Il nostro slogan è: una palestra federale in ogni regione”, sottolinea il presidente.
La ginnastica rappresenta inoltre un primo passo che può essere utile come avviamento ad altri: “Grandi campioni, anche del passato, hanno cominciato con noi e poi hanno avuto successo in altre discipline. Anche un avviamento generale al mondo dello sport fa parte della nostra missione”. E la conferma arriva dal presidente, costantemente al lavoro in vista dei prossimi appuntamenti agonistici che condurranno il movimento all’Olimpiade di Parigi.

Al Mediolanum forum di Milano, in questi giorni luglio, si disputa la finale del circuito di Coppa del Mondo di ritmica. L’Italia arriva con le carte in regola dopo i successi clamorosi di Cluj-Napoca, in Romania, dove Sofia Raffaeli ha vinto il concorso generale e la squadra si è imposta nel completo. “Chi prevale a Milano sa di potersi giocare delle carte importanti per il campionato del mondo di Valencia fissato tra un mese; siamo convinti di poter fare veramente bene”.

Conferma Tecchi che il momento per la ginnastica ritmica è favorevole: le farfalle, Sofia Raffaelli, Milena Baldassarri e Viola Sella (al debutto) garantiscono in partenza prestazioni di livello assoluto. “Il nostro sport ha una caratteristica che lo rende unico: nessuno può permettersi di sbagliare”, avverte il presidente della Fgi. “Nella squadra di artistica femminile avremo nuovamente a disposizione Asia D’Amato e Martina Maggio, al rientro da un infortunio. Non abbiamo una squadra maschile così forte da decenni. Se la ginnastica ritmica manterrà quello che sta facendo vedere e il trampolino completerà in fretta il cambio generazionale in corso, beh, ci divertiremo tanto”, garantisce Tecchi. Parole al miele con vista Parigi 2024.