Investigatori e volontari al lavoro
Foto. Firenze, scomparsa piccola Kataleya | L’ex hotel Astor già noto alla polizia | Maxi risse e donne che “volano giù” dal balcone
Con il passare delle ore sale la preoccupazione per la scomparsa della piccola Kataleya, svanita nel nulla da 24 ore mentre si trovava a casa dello zio all’interno dell’ex hotel Astor. Secondo le informazioni raccolte dagli investigatori la piccola si sarebbe allontanata dopo un litigio con il fratellino e la cugina, suoi coetanei. La mamma, rientrata dal lavoro, l’avrebbe cercata invano.
Le segnalazioni dai cittadini di Firenze
“Stiamo ricevendo telefonate da cittadini che ritengono di averla vista in località intorno a Firenze e stiamo controllando”. Lo ha detto il generale Gabriele Vitagliano, comandante provinciale dei carabinieri di Firenze, incontrando i giornalisti per fare il punto con i giornalisti sulle indagini sulla scomparsa di Mia Kataleya Alvarez,
Il generale Vitagliano ha spiegato che le indagini si stanno conducendo a 360 gradi. “Non abbiamo una pista in questo momento che possiamo considerare più importante, non escludiamo nulla, ma mi sento ragionevolmente di escludere che sia dentro l’edificio – ha affermato – L’ipotesi è che siccome stava giocando possa essersi allontanata, magari seguendo un altro bambino, speriamo che sia con un adulto che possa prendersene cura. In questo momento non abbiamo elementi che possano comprovare una cosa o un’altra. L’ultima immagine delle telecamere evidente – ha concluso – è che la bambina sia dentro ma non mi sento di escludere che sia uscita coperta da un adulto”
L’hotel Astor già noto alle forze dell’ordine
L’ex hotel Astor, in via Maragliano, nel quartiere di Novoli, nella zona nord di Firenza, ha chiuso l’attività ricettiva alla fine del 2020. Lo stabile è occupato dal settembre 2022, quando fu il Movimento di lotta per la casa a entrare nell’edificio.
All’epoca vi entrarono una settantina di persone, tra italiani, ungheresi, romeni e peruviani, tra cui una trentina di minori. Oggi i presenti sarebbero circa un centinaio. Da allora non è stata trovata una soluzione definitiva per gli occupanti. La proprietà ha chiesto a più riprese lo sgombero, a cui si sono uniti anche i residenti della zona, preoccupati per la situazione di illegalità.
Anche il sindaco Dario Nardella, già nello scorso settembre, aveva chiesto lo sgombero e la vicenda era stata discussa durante un Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica convocato in prefettura. Nel marzo scorso nell’ex hotel c’è stata una maxi rissa con bastoni e bottiglie ed anche una scacciacani per contendersi un alloggio: furono denunciati quattro peruviani, tra i 20 e i 30 anni, due dei quali finiti in ospedale per contusioni. 
A fine maggio una donna era ‘volata’ giù dal secondo piano dell’ex albergo, a quanto sembra in fuga da un’ennesima lite, riportando solo lievi ferite e contusioni. La situazione fuori controllo nell’edificio occupato è stata portata più volte all’attenzione del Consiglio comunale, in particolare dal gruppo di Fratelli d’Italia, che hanno denunciato la situazione di persistente illegalità.
“L’ex albergo occupato rappresenta ormai un enorme problema per il quartiere, in mano a gruppi di extracomunitari violenti. Chiediamo lo sgombero immediato della struttura”, scrivevano in un comunicato i consiglieri comunali di Fdi Alessandro Draghi e Jacopo Cellai.
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