È un russo napoletano Robert Shwartzman. Il pilota di Formula 2 lo ha dimostrato in Ungheria, al Gran Premio. Quando ha vinto, tagliando il traguardo, si è messo a cantare nell’abitacolo. Tra l’altro con buon accento napoletano, il capolavoro del poeta Aniello Califano e inno della cultura partenopea O’ surdato ‘nnammurato.

Se n’è andato così Shwartzman, dopo la soddisfazione per la vittoria, della Ferrari Academy, cantando la celebre canzone napoletana durante il giro d’onore. Un festeggiamento inaspettato e un omaggio ancora più imprevedibile. Il pilota russo, classe 1999, era stato tra l’altro protagonista in gara di una grande rimonta aggiudicandosi la terza tappa stagionale con 15″5 secondi di vantaggio su Mazepin e sul terzo Mich Schumacher, figlio della leggenda Michael. E ha portato così la celebre “Oi vita, oi vita mia” sul circuito, dopo che da anni viene intonata al San Paolo.

Redazione

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