L'annuncio del primo ministro giapponese Fumio Kishida
Giappone, al via giovedì lo sversamento in mare dell’acqua della centrale nucleare di Fukushima
Da giovedì, via alle operazioni per sversare oltre 1,3 milioni di tonnellate di acqua stoccata nel sito saturo della centrale di Fukushima Daiichi, devastata dallo tsunami dell’11 marzo 2011 nel nord-est del Giappone.
Prenderanno il via giovedì “condizioni meteorologiche permettendo”, le operazioni di sversamento in mare dell’acqua trattata della centrale nucleare di Fukushima. Lo ha annunciato il primo ministro giapponese Fumio Kishida. Il progetto era stato convalidato a luglio dall’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea), ma resta la preoccupazione dei pescatori giapponesi e dei paesi vicini come la Cina. L’operazione, che dovrebbe durare anni, non avrà conseguenze sull’ambiente o sulla salute umana, secondo Tokyo. Il progetto è quello di scaricare nell’Oceano Pacifico, dopo il trattamento, oltre 1,3 milioni di tonnellate di acqua stoccata nel sito saturo della centrale di Fukushima Daiichi, devastata dallo tsunami dell’11 marzo 2011 nel nord-est del Giappone. Quest’acqua è stata filtrata dalla pioggia, dalle acque sotterranee e dalle iniezioni necessarie per raffreddare i nuclei dei reattori nucleari che si sono fusi nel 2011, ma non è stato possibile eliminare il trizio, un radionuclide pericoloso per l’uomo solo in dosi concentrate molto elevate.
La Tepco prevede quindi di scaricare nell’oceano un massimo di 500.000 litri al giorno, con una diluizione per ridurre il livello di radioattività dell’acqua triziata. A luglio l’Aiea ha stimato che lo scarico avrebbe un impatto “trascurabile” sulla popolazione e sull’ambiente. Le centrali nucleari di tutto il mondo rilasciano trizio nell’acqua da decenni, senza che sia stato individuato alcun impatto sull’ambiente o sulla salute, spiega Tony Hooker, specialista in radiazioni dell’Università di Adelaide (Australia).
Tuttavia, a seguito della notizia, è arrivata la decisione di Hong Kong. Hong Kong attivera’ “immediatamente” limitazioni sulle importazioni di alcuni cibi dal Giappone: lo hanno annunciato le autorità della città-stato dopo l’annuncio di Tokyo che da giovedì comincerà lo sversamento delle acque trattate dopo aver raffreddato i reattori della ex centrale nucleare di Fukushima. Ad annunciare la misura è stato il capo dell’esecutivo di Hong kong, John Lee, che ha chiesto al governo di applicare “immediatamente” le riduzioni sulle importazioni di alcuni alimenti giapponesi dopo l’annuncio di Tokyo. “La sicurezza alimentare e la salute pubblica a Hong Kong sono le priorità essenziali del nostro governo – ha commentato Lee sui social network – ho dato immediatamente indicazione ai ministri coinvolti di attivare delle misure di controllo delle importazioni per proteggere la sicurezza alimentare e la saluta pubblica a Hong Kong”.
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