Soldi, voti, calcio e presidenze...
Gli intrecci tra Figc e Associazione Calciatori: lo strano ritiro del favoritissimo Tardelli e i 2 milioni pubblici ‘regalati’ da Gravina a Calcagno
C’è una strana storia che riguarda il mondo del calcio. E riguarda anche un tesoretto di parecchie migliaia (e migliaia) di euro. La riassumiamo così. L’associazione calciatori (la mitica Associazione Calciatori che fu fondata quasi mezzo secolo fa da Rivera e da Mazzola) ha un peso elettorale discreto nell’elezione del presidente della Figc (Federazione Italiana Gioco Calcio).
Attualmente il presidente della Federazione si chiama Gabriele Gravina, ed è un tipo che ci sa fare. Il 20 febbraio si voterà per la scelta del nuovo presidente. Gravina è di nuovo candidato. Intanto si è già svolta l’elezione per il nuovo presidente dell’associazione calciatori. Candidati l’uscente Umberto Calcagno e il mitico Marco Tardelli. Però a un certo punto, Tardelli, favoritissimo e che ha già svolto una buona campagna elettorale, si ritira. Calcagno resta solo e vince. Subito dopo aver vinto sottoscrive una scrittura privata con Gravina nella quale la Figc si impegna ad aumentare il contributo che versa all’associazione calciatori.
Da un milione a due milioni e trecentomila. Un bel regalo. Calcagno è contento, avrà vita facile. Chissà come volterà l’associazione calciatori il 22 febbraio, quando si deciderà la conferma o no di Gravina… La scrittura privata viene portata il Consiglio federale solo qualche giorno fa, ma in condizioni tali che il consiglio federale non può che ratificare. Attenzione: stiamo parlando di fondi pubblici, non di fondi privati. Vabbè, evidentemente nel calcio le cose vanno così. Rigore, trasparenza, religione dell’interesse pubblico…
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