Gualtieri, il debutto in fascia tricolore e il rebus Giunta: la settima calda del neo sindaco

La deposizione di una corona d’alloro all’Altare della Patria è stata l’occasione per la prima uscita istituzionale con la fascia Tricolore per il neosindaco di Roma, Roberto Gualtieri che dopo la cerimonia è stato accolto da applausi ma anche da un’esortazione: “Adesso tocca pedalare”. Indossare la fascia tricolore “è un grandissimo onore e una grandissima responsabilità”, ha detto il sindaco nel luogo simbolico: “Il futuro si costruisce sempre con la memoria”.

Gualtieri ha chiuso al Tempio Maggiore la deposizione di quattro corone d’alloro nei luoghi simbolo di Roma. Accolto dalla Presidente della Comunità ebraica Ruth Dureghello e dal Rabbino capo, Riccardo Di Segni, ha deposto la corona presso la lapide sul muro del Tempio, a ricordo della deportazione dei cittadini romani di religione ebraica. Ultima tappa dopo aver deposto altre tre corone d’alloro nei luoghi simbolo di Roma, la prima presso l’Altare della Patria, poi a Porta San Paolo e al Mausoleo delle Fosse Ardeatine. ”Un giusto omaggio ai Caduti della Resistenza, della Shoah e delle guerre”.

Questa settimana sarà piena di impegni, a partire dalla composizione della giunta. Il neo sindaco si incontrerà con i partiti più piccoli della coalizione, ognuno dei quali va a batter cassa. I Verdi reclamano l’assessorato alla transizione ecologica, Demos di Paolo Ciani mira al sociale che fa gola anche a Sinistra Civica Ecologista che si accontenterebbe però anche di quello alla Casa. Anche Roma Futura di Giovanni Caudo vuole un riconoscimento. Accontentare tutti sarà difficile.

Per Svetlana Celli si prospetta la candidatura alla vicepresidenza della Città Metropolitana, ruolo che la vedrebbe in primo piano anche da un punto di vista mediatico. Per Maurizio Veloccia si aprono due strade: o un ruolo di assessore ai lavori pubblici, o quello di capogruppo demMarianna Madia potrebbe gestire le deleghe relative al personale e gestire gli affari istituzionali, tenendo le fila dei rapporti con il Governo. Non avrebbe ancora trovato una poltrona di suo gradimento Beatrice Lorenzin.

Pino Battaglia, storico collaboratore del ministro Dario Franceschini, vede le suo quotazioni in crescita per la cultura. Per la mobilità è in pole position il consigliere regionale Eugenio Patanè, anche se è insidiato da Paola De Micheli, già compagna di Governo di Gualtieri. Il suo nome era stato proposto anche per i lavori pubblici, ruolo che però dovrebbe andare ad un tecnico, tra i papabili Maurizio Pucci. Tecnici anche per il bilancio Silvia Scozzese e per i rifiuti Laura Melara.

Sabrina Alfonsi sarebbe favorita sul verde, mentre a Sport, turismo e grandi eventi dovrebbe andare invece Alessandro Onorato. Nell’aria c’è anche un il ritorno di un’ex della giunta Marino: Marta Leonori, attuale consigliera regionale. La giunta sarà presentata questa settimana o agli inizi della prossima. La squadra dovrebbe essere composta da un 50% di donne e un 50% di uomini, ma soprattutto da metà politici e metà civici-tecnici con il vicesindaco che potrebbe essere una donna.