Un deposito di munizioni è esploso nel distretto di Krasnogvardeyskiy, nella Crimea annessa dalla Federazione russa nel 2014, in seguito ad un attacco con droni lanciato dalle forze di Kiev. A renderlo noto su Telegram il capo filorusso della penisola, Sergey Aksyonov.

“Secondo i dati preliminari, non ci sono stati feriti o danni” –  ha precisato l’alto funzionario sottolineando che “è stato deciso di evacuare la popolazione entro un raggio di cinque chilometri dal luogo dell’emergenza in punti di alloggio temporanei”. A causa delle forti esplosioni le autorità hanno deciso di sospendere la circolazione della ferrovia nella penisola.

Le forze armate ucraine hanno confermato – di aver attaccato con successo un deposito di petrolio e una base militare dell’esercito russo nella penisola di Crimea. Lo riferisce l’Ufficio comunicazioni strategiche del comandante in capo delle forze armate su Facebook.

Leggi anche

Interrotto e poi ripreso il transito di veicoli attraverso il ponte di Crimea – Lo riferisce il servizio operativo dell’infrastruttura sul suo canale Telegram. Il traffico era stato bloccato già una volta questa mattina e successivamente riaperto. La nuova interruzione è arrivata a seguito dell’attacco al deposito di munizioni, ma è durata solo pochi minuti.

Zelensky: “Il ponte in Crimea porta la guerra, non la pace” nostro obiettivo militare

Il ponte che collega la penisola di Crimea alla Russia deve essere “neutralizzato”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky durante il forum sulla sicurezza di Aspen, come riporta Kiev Independent.

“Il ponte di Crimea non è solo una strada logistica. Questa è la strada utilizzata per alimentare la guerra con le munizioni. Questa è una struttura nemica costruita al di fuori del diritto internazionale, quindi comprensibilmente, è un obiettivo militare“, ha affermato il presidente Zelensky. “E qualsiasi obiettivo che sta portando la guerra deve essere neutralizzato”, ha aggiunto il presidente ucraino

 

Redazione

Autore

© Riproduzione riservata