Dopo oltre due mesi di ritardo, la mensa scolastica nelle scuole di Napoli è partita da appena una settimana e già si registrano polemiche e addirittura assalti, che definire tribali è poco, ai furgoncini che trasportano i pasti per i piccoli alunni. Scene di ordinaria follia si sono vissute nel primo pomeriggio di oggi all’esterno di una scuola, l’Istituto Comprensivo “Campo del Moricino”, che si trova tra piazza Guglielmo Pepe e il Corso Garibaldi.

Mamme letteralmente inferocite hanno preso di mira il furgone della ditta, scoperchiando in strada i contenitori di zuppa (di farro) e aprendo le confezioni di polpette con melenzane. Il tutto condito da ingiurie e minacce ai dipendenti della ditta accusati di fornire “cibo schifoso come loro”, frutto di un servizio non all’altezza, scadente sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo, con pasti che in questi giorni sono spesso arrivati in ritardo rispetto all’orario stabilito.

Un gesto sicuramente da condannare quello dei genitori dei piccoli alunni, spazientiti tuttavia dai continui disagi creati dall’amministrazione comunale partenopea: dalla mensa partita in ritardo di due mesi al servizio scadente registrato in questi primi giorni. Prova a chiarire tutto il presidente della II Municipalità (Avvocata, Montecalvario, Mercato, Pendino, Porto, S. Giuseppe) Roberto Marino che in giornata ha presieduto un incontro con i genitori e i responsabili della ditta di refezione “La Vivenda” che si è aggiudicata l’appalto per le scuole del municipio. “Il gesto del genitori è sicuramente da condannare perché istiga violenza” però “i disservizi ci sono, sono stati sviscerati, la ditta non li ha negati, li ha riscontrati e si è impegnata a partire da domani a fornire qualità, quantità e rispetto degli orari. Tra sette giorni ci sarà un nuovo incontro in Municipalità per valutare nuovamente il servizio offerto alle famiglie” chiarisce il presidente.

La ditta ha provato a giustificare la mancata consegna dei pasti, i ritardi significativi nel servizio offerto, le porzioni insufficienti e le modalità di cottura non adeguate con “motivazioni insufficienti” spiega Marino. Motivazioni riconducibili “alla mancanza di personale e di autisti” oltre alla “difficoltà a rispettare la tabella degli alimenti per la preparazione di alcune pietanze”.

Le mamme dei piccoli alunni hanno inoltre avanzato critiche sul menù deciso dal nutrizionista del comune di Napoli che sembra “non incontrare il gradimento dell’utenza”.  Proteste ci sono state anche in altre scuole della II Municipalità con un gruppo di genitori che in mattinata si è radunato in piazza Dante per protestare prima di incontrare i vertici del parlamentino e della ditta coinvolta. A scatenare le polemiche anche il menù del 9 novembre: ovvero lasagna con zucca, scaloppina di maiale al limone, carote al forno gratinate. “La sfoglia all’uovo è cruda” hanno lamentato i genitori.

 

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Giornalista professionista, nato a Napoli il 28 luglio 1987, ho iniziato a scrivere di sport prima di passare, dal 2015, a occuparmi principalmente di cronaca. Laureato in Scienze della Comunicazione al Suor Orsola Benincasa, ho frequentato la scuola di giornalismo e, nel frattempo, collaborato con diverse testate. Dopo le esperienze a Sky Sport e Mediaset, sono passato a Retenews24 e poi a VocediNapoli.it. Dall'ottobre del 2019 collaboro con la redazione del Riformista.