Presentate entrambe dalla Commissione europea al Parlamento e al Consiglio dell’Unione europea a dicembre 2020, DSA e DMA sono le nuove normative nate per regolamentare in maniera ancor più definita gli attuali sistemi di informazione tecnologica in Europa. Due norme sostenute da Renew Europe, i cui parlamentari vi hanno lavorato fin dal 2019.

Nel tempo evolutisi e modificatisi, i nostri sistemi web e social, marketing sono soggetti costantemente a nuove minacce, interne ed esterne. Ecco perché l’Ue ha voluto proteggere i dati degli utenti e il mercato dagli illeciti presenti e futuri.

Il Digital Services Act – DSA, in italiano normativa sui servizi digitali, dunque, è un regolamento dell’Unione europea pensato per modernizzare la regolamentazione sul commercio elettronico in relazione ai contenuti illegali, alla pubblicità trasparente e alla disinformazione.

Il DSA mira quindi ad armonizzare le diverse legislazioni nazionali nell’Unione Europea sulla tematica di affrontare i contenuti illegali ed è stato presentato insieme al Digital Markets Act, che invece nasce per contrastare gli abusi di posizione dominante prima che si verifichi la violazione. Il DMA può essere definito come uno strumento normativo ex ante: regola e definisce condotte e obblighi per le imprese prima che avvenga l’abuso.


L’Ue prevede dunque delle procedure di più rapida rimozione dei contenuti illegali e nuovi strumenti per tutelare i diritti fondamentali degli utenti. Un esempio è il meccanismo di notice and action – ovvero avviso e azione per la rimozione dei contenuti illegali. Una volta ricevuto l’avviso, i fornitori di servizi di hosting dovranno mettere in campo misure di sicurezza “senza indebito ritardo, tenendo conto del tipo di contenuto illegale che viene notificato e dell’urgenza di agire”.

Il DSA è stato approvato nell’ ottobre 2022 e sarà direttamente applicabile in tutta l’UE. Entra in vigore oggi, 25 Agosto 2023, ufficialmente. Per quanto riguarda le piattaforme online, esse dovranno pubblicare il loro numero di utenti attivi entro il 17 febbraio 2023.

 

Redazione

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