C’è qualcosa che lega Giorgia Meloni e Bettino Craxi. C’è la previsione sui tempi di durata a Palazzo Chigi, un filo rosso sulle Riforme, la formazione. Molti osservatori e addetti ai lavori, l’ultimo Carlo Calenda, prevedono per il leader di Fratelli d’Italia una durata massima di sei mesi. Non è l’unico perché altri immaginano una esperienza complicata e carica di insidie. Il mantra ‘tanto durerà poco’ è l’auspicio che rassicura molti. Si sbagliano.

Erano gli stessi umori di quelli che pronosticavano, nel 1983, una breve parentesi di Bettino Craxi alla Presidenza del Consiglio. Andò diversamente ed il leader socialista animò il governo più longevo della Prima Repubblica. Mise nella compagine governativa i leader dei partiti e lavorò, senza rinnegare la collocazione assegnata dalla storia, ad un profilo internazionale autorevole e mai scontato.

La Meloni farà lo stesso. Coinvolgerà i leader dei partiti, affiderà loro ruoli centrali per non aprire crepe, e confermerà la collocazione internazionale del Paese ma con un profilo diverso. Autonomo e non culturalmente subalterno ai luoghi comuni. D’altra parte, in relazione alla guerra in Ucraina, fu Ignazio La Russa, intervenendo in Aula, ad auspicare iniziative simili a quelle che Craxi mise in campo a Sigonella. Ca va sans dire…

La prima donna a Palazzo Chigi, con queste mosse che naturalmente sono solo parte di una azione che dovrà essere più ampia e complessa, supererà ogni pronostico. Non sarà una meteora ed animerà un’esperienza di governo fra le più stabili ed incisive della storia repubblicana.

E riuscirà, con la efficace idea della Bicamerale, a gettare le basi per il Presidenzialismo. Un vecchio pallino della destra, dai tempi di Giorgio Almirante, ma anche e soprattutto un’idea di Bettino Craxi. Le Grandi Riforme del segretario socialista andavano nella stessa direzione.

La partita è appena iniziata. Chi sottovaluta la Meloni, che come Craxi è diplomata ma laureata alla università della vita, che come Craxi è cresciuta nella militanza, e lontana dai poteri forti e dai salotti radical chic, commetterà un grave errore.

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Giornalista professionista, ha scritto per ‘Il Socialista Lab’, per ‘Il Pezzo Impertinte’. Ha lavorato alla Presidenza del Consiglio e come Portavoce in Campania. È social media manager ed appassionato di campagne elettorali.