Francesco Patamia è tornato in Italia dopo qualche anno a Bruxelles con un progetto un po’ folle per la testa: dare vita a un “partito degli Europei e dei liberali“, dove l’accento di questa neonata formazione è sull’Europa, sulla collocazione internazionale dell’Italia.

Lo abbiamo intervistato per Riformista Tv perché, nella peculiarità della sua iniziativa, va controcorrente: “Siamo in controtendenza, se molti fuggono dalla politica vuol dire che l’offerta non è stimolante e dobbiamo agire in questo senso, proponendo soluzioni liberali e garantiste ad un mondo che non funziona più stretto nelle maglie della burocrazia e della malagiustizia“, ci dice. Secondo i promotori, il progetto sta ricevendo l’interesse di centinaia di giovani, soprattutto professionisti, ricercatori, imprenditori che vogliono un ancoraggio forte con l’Europa e con lo schieramento atlantista.

Ho puntato per questa startup della politica sul recupero di un rapporto di prossimità con il territorio, da Milano alla Sicilia passando per quindici regioni dove siamo già presenti“, ha detto Patamia ad Aldo Torchiaro che lo intervistava.

Il Partito degli Europei e dei Liberali sta valutando di affrontare nel futuro un percorso di federazione di centro che potrebbe includere Mastella, Quagliariello e Italia Viva.

Redazione

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