E’ diventata un’oasi “di salute” la citta di Serrana in Brasile. Secondo quando è stato riportato dalla televisione locale Globo, c’è stato un calo del 95% dei decessi per il Covid-19. L’ottimo risultato raggiunto nella città abitata da 45mila persone sarebbe stato raggiunto grazie ad una vaccinazione “segreta” di quasi tutti gli adulti residenti. Nel periodo iniziale della campagna vaccinale, la città brasiliana registrava un aumento dei casi, ma appena il 75% della popolazione ha ricevuto il vaccino le percentuali hanno iniziato a calare: il numero dei sintomatici è, infatti, diminuito dell’80% e i ricoveri in ospedale sono scesi dell’86%.

Serrana è stata protagonista di uno studio dell’Instituto Butantan, un centro di ricerca statale che produce il vaccino in Brasile. L’obbiettivo principale è appunto la vaccinazione di massa per raggiungere l’immunità di gregge. Alla popolazione è stato somministrato il vaccino cinese CoronaVac sviluppato dalla sede in Brasile della casa farmaceutica Sinovac Biotech. Il CoronaVac utilizza una copia inattivata di SARS-CoV-2 e rappresenta l’80% di tutte le dosi di vaccino somministrate a Serrana.

L’ESPERIMENTO – La vaccinazione di massa a Serrana è stato chiamato Progetto S. La lettera S non starebbe però a indicare l’iniziale del nome della città, ma starebbe per “segreto“. Infatti, il progetto è stato inizialmente tenuto nascosto per evitare una massiccia migrazione verso la città. Quando il progetto S è iniziato, un residente su 20 di Serrana era stato infettato e oltre il 25% era stato precedentemente esposto al virus. Serrana è stata scelta come sito perfetto per l’esperimento in quanto aveva un elevato numero di casi, una modesta popolazione di poco più di 45mila persone e si trova vicino a un campus dell’Università di San Paolo.

Il team è composto da circa 15 ricercatori e tutto il progetto è stato supportato da autorità locali e operatori sanitari. Grazie alla collaborazione tra i diversi enti sono riusciti a dividere la città in 25 sezioni. Ogni sezione ha rappresentato un microcosmo di persone che nella vita quotidiana interagiscono tra loro, ad esempio residenti che vivono nello stesso gruppo di edifici o fanno acquisti negli stessi negozi.

Dopo sono stati formati quattro gruppi di residenti e hanno iniziato a vaccinare ogni gruppo a 1 settimana di distanza. La seconda dose è stata somministrata 4 settimane dopo la prima. Erano ammissibili solo i residenti di età pari o superiore a 18 anni che non soffrivano di malattie croniche e non erano incinte. Dopo 8 settimane, il 96% delle persone “idonee” è stato vaccinato con entrambe le dosi.

Durante tutta la campagna vaccinale, la città non è mai stata chiusa o isolata dalle altre città vicine. I ricercatori affermano di aver iniziato a vedere una riduzione della trasmissione quasi immediatamente dopo che il primo gruppo ha ricevuto la seconda dose. Quando il terzo gruppo ha ricevuto la seconda dose e circa il 75% della popolazione eleggibile è stato immunizzato, l’epidemia era effettivamente sotto controllo.

IL RISULTATO – I ricercatori suggeriscono che la campagna di vaccinazione, combinata con le precedenti infezioni della popolazione, potrebbe aver portato la città a “immunità di gregge”. Il quattordicesimo giorno dopo l’ultima vaccinazione, si sono verificati solo due casi positivi tra le persone vaccinate e nessun decesso. Non sono stati segnalati effetti collaterali gravi. Florian Krammer, virologo presso la Icahn School of Medicine del Monte Sinai, afferma che l’esperimento “sembra interessante e il risultato ha un senso“, ma crede che sono necessari ulteriori dati per trarre conclusioni. Ricardo Gazzinelli, presidente della Società brasiliana di immunologia, si trova d’accordo con Krammer e anche lui afferma che i risultati sono una buona notizia per il vaccino cinese CoronaVac, ma pensa che 2 mesi di analisi sono troppo brevi. Infatti, il team di ricerca prevede di monitorare i residenti di Serrana fino a 1 anno per vedere se la loro immunità diminuisce. “Se il periodo di efficacia del vaccino è breve e manteniamo il ritmo attuale della vaccinazione, l’immunità di gregge non sarà mai raggiunta perché quando la maggior parte della popolazione sarà vaccinata, un grande gruppo non sarà più immune“, ha affermato Gazzinelli.

Nel frattempo, i casi sono aumentati in maniera esponenziale in altre 15 città vicine. “Serrana è ora un’oasi“, afferma Ricardo Palacios, epidemiologo del Butantan Institute “E ci ha dimostrato che è sicuramente possibile controllare l’epidemia attraverso la vaccinazione“.

Un esperimento simile è in corso in un’altra città di San Paolo, lo stato più ricco del Brasile. La città di Botucatu prevede di immunizzare la maggior parte dei suoi 148mila abitanti con il vaccino Astra Zeneca.

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Laureata in relazioni internazionali e politica globale al The American University of Rome nel 2018 con un master in Sistemi e tecnologie Elettroniche per la sicurezza la difesa e l'intelligence all'Università degli studi di roma "Tor Vergata". Appassionata di politica internazionale e tecnologia