Onorevole Anzaldi, che ne pensa dell’audizione di Marco Mancini al Copasir? La versione dell’incontro con Renzi ventilata nella ricostruzione di “Report” ne esce totalmente capovolta. E’ stata una cattiva pagina di informazione?
“In una sede ufficiale come il Comitato parlamentare di controllo sui servizi segreti, il dirigente dei servizi Marco Mancini ha demolito il racconto che era stato fatto dell’incontro con Renzi all’Autogrill: ha detto non soltanto che l’incontro era stato autorizzato per iscritto dal capo del Dis Vecchione, ma che ne era a conoscenza addirittura il premier Conte, che aveva personalmente promesso allo stesso Mancini una promozione, così come lo stesso avrebbe fatto Di Maio. Ne esce un quadro completamente diverso rispetto a quanto aveva fatto credere Report con la riproposizione ossessiva della foto di Fiano Romano. Forse sarebbe bastato indagare un po’ più a fondo, invece di limitarsi per quattro puntate ad andare dietro ragionamenti simili alla propaganda complottista di Conte. Da una delle principali trasmissioni di inchiesta italiane ci si sarebbe aspettati maggiore correttezza e onestà intellettuale”.

Ritiene evidente la faziosità di “Report” in questa vicenda?
“Peccato che ora la trasmissione sia in pausa estiva, altrimenti chissà se avremmo visto assegnare alle dichiarazioni in sede ufficiale di Mancini lo stesso spazio dato all’oscura professoressa. Di certo è stata una brutta pagina di giornalismo. Oggi abbiamo la conferma che gli sponsor politici di Mancini erano i massimi leader del Movimento 5 Stelle, Conte e Di Maio, tanto da promettergli un importante salto di carriera. Tanti italiani che si sono informati attraverso il servizio pubblico, invece, si sono fatti un’idea opposta e sbagliata. Eppure era già noto da tempo, stando agli articoli dei giornalisti più esperti in questa materia come ad esempio Bonini di Repubblica, chi fossero gli esponenti istituzionali a spingere Mancini. Perché a Report non si sono fatti qualche domanda in più per dare qualche risposta più informata ai telespettatori?”.

Ora si aspetta un cambio di direzione dalla nuova Rai di Fuortes?
“Dal nuovo amministratore mi aspetto che la Rai torni a puntare sul serio sull’informazione, con l’aumento degli spazi, il rispetto vero del pluralismo e la razionalizzazione prevista dal Piano Newsroom di Gubitosi, approvato da Vigilanza e Cda ma mai portato avanti dai vertici del servizio pubblico in questi anni. Oramai quella riforma non è più rimandabile”.

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Esperto di social media, mi occupo da anni di costruzione di web tv e produzione di format