“Insigne indossi la 10 di Maradona”: la pazza idea dopo il gol dedicato al Pibe

Foto Alessandro Garofalo/LaPresse 29 novembre 2020 Napoli, Italia sport calcio Napoli vs Roma - Campionato di calcio Serie A TIM 2020/2021 - stadio San Paolo. Nella foto: Lorenzo Insigne (Napoli) esultanza dopo il gol 1-0 con la maglia numero 10 di Diego Armando Maradona Photo Alessandro Garofalo/LaPresse November 29, 2020 Naples, Italy sport soccer Napoli vs Roma - Italian Football Championship League A TIM 2020/2021 - San Paolo stadium. In the pic: Lorenzo Insigne Napoli celebrates after scoring goal 1-0

Un segno del destino: una punizione, nella prima partita di campionato dopo la morte di Diego Armando Maradona, con il Napoli che indossa una nuova maglia in stile Argentina, l’omaggio con il minuto di silenzio al fischio d’inizio e l’applauso al 10imo minuto. E Lorenzo Insigne da Fratta Maggiore (provincia di Napoli), capitano, leader tecnico, che calcia quella punizione. È il primo goal che apre il 4 – 0 alla Roma nello Stadio San Paolo che sarà intitolato a Diego Armando Maradona. E che Insigne dedica al Pibe de Oro.

Un segno dunque, o qualcosa del genere, almeno così l’hanno raccontato. E la retorica e l’emotività sono ancora palpabili che il giorno dopo riparte sui giornali l’idea, per molti tifosi blasfema: tornare ad assegnare la 10, ritirata in onore al genio argentino. E assegnarla proprio a Insigne. Lo scrive Luigi Garlando sulla Gazzetta dello Sport. “La ‘mano de Dios’ ha risollevato il Napoli. Anche l’aggancio alla Juve è maradoniano – scrive – Insigne dice che il 10 va ritirato. No, Lorenzo: vesta quella maglia. La punizione nella stessa porta è stata un’indicazione del destino. Diego è stato dio di carne: si sentirebbe più onorato a vedere la sua maglia ripiena di un cuore, piuttosto che vuota in una teca. Lei è il figlio di Napoli più degno di portarla. I bimbi della città hanno il diritto di sognarla. Non sarà una croce, solo un assist alla memoria. Coraggio”.

La proposta è stata rilanciata più e più volte negli anni. Manco a dirlo: sempre bocciata. Anzi, il dibattito non è mai davvero partito. Difficile che anche in questo caso, visto il tempismo, possa essere avvallata. A Maradona, come si accennava, verrà intitolato lo stadio, forse una piazza (quella nei Quartieri Spagnoli, lungo via Emanuele De Deo, dove si trova il murales enorme dedicato al Pibe de Oro nel 1990), una statua e una fermata della metro nei pressi del San Paolo. L’allenatore portoghese Villas Boas aveva addirittura proposto di ritirare tutti i 10 di tutte le squadre in onore di Maradona. Eraldo Pecci, ex calciatore e compagno di squadra del Diez, oggi commentatore sportivo, si è inventato la freddura: quando muore un campione si ritira una maglia, quando muore Maradona si ritira il pallone.