Le prime ipotesi tutte da confermare
Iran, l’ombra di Israele dietro l’agguato a Mohammed Akiki, ufficiale 007: è grave in ospedale
Agguato in Iran contro un alto ufficiale dell’intelligence del Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica. Si tratta di Mohammed Akiki ferito a colpi d’arma da fuoco a Teheran e ricoverato in condizioni gravi. A riferirlo il sito Bnn Network secondo cui l’agente si trova ora in condizioni critiche nel reparto di terapia intensiva, in seguito alle gravi ferite riportate durante l’attentato. Anche lo scrittore israeliano Amir Tsarfati ha pubblicato sul suo canale Telegram una foto di Akiki, spiegando che l’ufficiale è gravemente ferito a seguito di un tentativo di assassinio a colpi di pistola.
Al momento non sono noti ulteriori dettagli ma, secondo una prima ricostruzione di esperti e analisti, dietro all’agguato ad Akiki ci sarebbero i servizi segreti israeliani in risposta agli attacchi subiti da Hamas il 7 ottobre scorso. Ma, ovviamente, non c’è e probabilmente non ci sarà alcuna conferma ufficiale. Un raid che potrebbe ulteriormente infiammare la situazione in Medio Oriente perché l’Iran sostiene sia Hezbollah in Libano che Hamas a Gaza, anche se per ora qualsiasi ipotesi è precipitosa. Altra ipotesi non da escludere è che l’agguato all’agente delle Guardie della Rivoluzione Islamica potrebbe essere legato alle proteste e alle tensioni in Iran contro la repressione della polizia morale e la morte di Mahsa Amini avvenuta poco più di un anno fa. Ipotesi però al momento secondaria.
Akiki fa parte del Corpo delle guardie rivoluzionarie islamiche, i cosiddetti Pasdaran, creati nel 1979 dall’ayatollah Khomeini con lo scopo di proteggere il regime dalle forze dissidenti interne, ma anche dai nemici oltre confine. Al suo interno la Forza Quds è il reparto speciale responsabile delle operazioni al di fuori del Paese. A gennaio 2020 un’operazione chirurgica degli Stati Uniti uccise il suo principale comandante, il generale Qassem Soleimani, mentre si trovava all’aeroporto di Baghdad. Dagli organi di stampa degli ayatollah – così come sottolinea l’Ansa – tutto tace, ma la notizia dell’attacco ad Akiki è già diventata virale.
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