Il sogno è la forza motrice che ci spinge a esplorare le profondità della nostra immaginazione e a concepire idee, desideri e obiettivi che ci danno uno scopo nella vita. Certo, non tutti i sogni possono essere realizzati esattamente come li immaginiamo ma questo non significa che si debba rinunciare a coltivarli. La chiave, invece, è adattarli alle circostanze e alle opportunità che incontriamo lungo il percorso verso il nostro futuro.

La relazione tra sogni e futuro è una danza che richiede disciplina e dedizione. Dobbiamo essere disposti a superare gli ostacoli lungo il cammino, imparando nuovi passi e rimanendo flessibili nelle nostre mosse. Il futuro è un destino che contribuiamo a creare con le nostre azioni quotidiane ed è influenzato dai nostri sogni. E quando questo destino ci conduce esattamente dove desideravamo trovarci, è allora che avremo raggiunto il successo: la realizzazione di un sogno profondo, intimamente nostro e vero.

Sogni e successo sono unici per ciascun individuo e ognuno dovrebbe avere la possibilità di definire un proprio percorso, che rispecchi i propri valori, desideri e aspirazioni. Quando ciò non accade il successo rischia di tradursi in una corsa incessante verso obiettivi materiali e professionali che, nel suo divenire, non tiene affatto conto della salute mentale. Errore! Il successo è strettamente collegato alla salute mentale, elemento essenziale del nostro benessere complessivo che ci rende capaci di affrontare le sfide della vita, di gestire lo stress e le emozioni e di stabilire relazioni sane e appaganti. Una buona salute mentale non significa l’assenza di problemi o di malattia, ma la capacità di affrontarli in modo efficace, confrontandoci con le delusioni, gli insuccessi e le pressioni esterne senza perdere la fiducia in noi stessi. È quel saper tornare indietro mai da una sconfitta ma sempre da una lezione, imparando dalle nostre esperienze. Al contrario, si può essere portati a sopprimere le emozioni negative e ignorare i segnali di stress, sacrificando il proprio benessere a favore di obiettivi esterni: ecco la via regia per lo sviluppo di veri e propri disturbi quali l’ansia, la depressione e l’isolamento sociale.

Il segreto per un futuro di successo e una buona salute mentale, quindi, risiede nell’equilibrio tra obiettivi, anche ambiziosi purché sentiti come propri, e benessere personale. Quando ci si impegna a trasformare i sogni in realtà, oltre alla pianificazione oculata e all’impegno costante, sarà fondamentale essere in grado di riconoscere, comprendere e gestire le proprie emozioni per affrontare lo stress e le sfide in modo costruttivo. Vengono in nostro aiuto la consapevolezza e le strategie di fronteggiamento delle difficoltà: prendersi cura di sé stessi con un esercizio fisico regolare, una dieta equilibrata e ore sufficienti di sonno; accettarsi per chi e come si è realmente; coltivare il senso di autostima perché il successo non può mai essere disallineato dai nostri valori e dalla nostra autenticità; nutrire le relazioni positive e di supporto riducendo il senso di isolamento; ricercare costantemente lo sviluppo personale e l’apprendimento per mantenere un assetto mentale aperto e adattabile; stabilire un congruo equilibrio tra lavoro e vita personale; definire limiti sani.

La strada del successo inizia dal sogno. È importante che chi ne è sprovvisto inizi a sognare, definendo con chiarezza le proprie aspirazioni e cosa personalmente intenda per “successo” e “salute mentale”, fissando mete, creando piani d’azione realistici da realizzare attraverso tappe intermedie e obiettivi a breve termine che aiutino a misurare il progresso, chiedendosi “come sto, mi sento”, celebrando anche i più piccoli successi quotidiani per mantenere una mentalità positiva e avendo la pazienza di attendere i risultati. Da evitare è il confronto con gli altri. La vita è come un gelato: a ciascuno il proprio. Non distraiamoci immaginando o invidiando i gusti del gelato degli altri perché, nel mentre, il nostro potrebbe sciogliersi e colare via senza che noi lo si abbia neppure assaggiato.

Emanuele Caroppo

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