La guaina si è usurata e la pioggia è inesorabilmente entrata in alcune aule dell’Istituto Caselli di Napoli, istituto professionale per l’industria e l’artigianato della porcellana e della ceramica. Una vera e propria eccellenza, un unicum nel portare avanti una tradizione napoletana come quella della ceramica. “Dai primi di novembre abbiamo iniziato a vedere le pareti bagnate, la muffa e in alcuni momenti qualche aula si è allagata. Non è accettabile studiare in questa situazione”, dicono i rappresentanti degli studenti che hanno occupato la scuola.
Il problema c’è ed è visibile. Il preside, Valter de Bartolomeis, già da giorni è attivo per segnalare il problema agli organi competenti ma la pioggia battente e incessante ha rallentato tutto. “Gli allagamenti ci sono stati e abbiamo dovuto riorganizzare gli spazi in emergenza e chiudere alcune aule”, ha detto il dirigente. Anche questo ha fatto arrabbiare gli studenti: “Noi siamo la scuola storica della ceramica e non possiamo fare laboratorio”, hanno detto.
In mattinata preside e studenti si sono interfacciati in videochiamata con la vicesindaco Mia Filippone, particolarmente sensibile al tema delle scuole che avrebbe rassicurato tutti sulla celerità degli interventi messi in atto. E il preside De Bartolomeis è fiducioso: “Abbiamo fatto comunicazioni formali alla città Metropolitana che gestisce la manutenzione degli edifici tutte le problematiche della struttura – ha spiegato – I primi interventi possibili sono già stati fatti, altri saranno presto attuati. I tecnici hanno fatto verifiche e i lavori proseguiranno. È chiaro che trattandosi di problemi delle guaine c’è bisogno del bel tempo per poter intervenire altrimenti l’intervento non va a buon fine. Ma siamo certi che i lavori continueranno così come ci hanno assicurato”.
