Anno nuovo, vita nuova? Per Napoli il 2022 rischia di iniziare nel segno di un’antica diatriba tra Regione e Comune: in gioco questa volta c’è l’evento della notte di Capodanno. Se il governatore della Campania Vincenzo De Luca vorrebbe tutti chiusi nelle proprie case a fare un brindisi sobrio, e allontana categoricamente l’idea di feste e festicciole in nome del rigore e della responsabilità, il sindaco di Napoli ha tutt’altri piani e il desiderio di salutare il 2021 con un grande evento in Piazza del Plebiscito. Con ogni probabilità, però, Manfredi dovrà festeggiare il suo primo Capodanno da sindaco altrove.

«Capodanno in piazza? Sono assolutamente convinto che sarebbe meglio evitare occasioni di diffusione del contagio – ha affermato De Luca a margine della presentazione della stagione invernale del Festival di Ravello – Ovviamente valuterò nei prossimi giorni in base all’andamento dell’epidemia anche le decisioni da prendere. Per quel che mi riguarda – aggiunge il governatore – è bene evitare ogni occasione di diffusione del contagio. Ovviamente si può fare una valutazione anche di tipo diverso. Le feste in piazza possono limitare quelle al chiuso. Io sono convinto che non sarà così. Noi avremmo le feste in piazza e le feste al chiuso perché non è che la serata di Capodanno di ferma a mezzanotte». Da qui la convinzione di voler evitare assembramenti e occasioni di diffusione del contagio e la preoccupazione per i controlli della polizia che se normalmente sono pochi e diffusi a macchia di leopardo, la notte di San Silvestro diventano davvero complicati. «La notte di Capodanno vorrei sapere chi è in grado di fare controlli delle mascherine o del green pass. È del tutto evidente che non è possibile controllare nulla. Non vorrei che per una occasione di una festa dovessimo poi pagare un prezzo pesante per i mesi successivi».

Poi De Luca incalza: «A oggi credo sia bene affidarsi alle valutazioni al senso di responsabilità che le singole amministrazioni dovranno fare». Infine, il Governatore fa sapere di essere pronto a firmare un’ordinanza, conoscendo la sua linea durissima, è quasi certo che lo farà. «Salvo un’emergenza drammatica di contagio in quel caso io faccio le ordinanze che sono vincolanti per tutti – ha tuonato – Per adesso credo sia opportuno fare appello alle valutazioni che ogni singola amministrazione in ogni territorio della regione dovrà fare in base all’andamento dell’epidemia». Parole che non avranno fatto piacere al primo cittadino che nei giorni scorsi, aveva replicato alle dichiarazioni di De Luca che venerdì scorso durante la consueta diretta Facebook aveva chiesto di evitare le feste di piazza.

«Non credo che il presidente De Luca vorrebbe chiudere le piazze, anche perché se chiudiamo le piazze le persone si assembrano fuori – aveva spiegato Manfredi – Noi adesso ci stiamo preoccupando, prima di arrivare al Capodanno, del Natale». Non è un caso infatti che il Comune di Napoli abbia già organizzato, approvando la delibera, il classico concertone di piazza del Plebiscito. L’Ente ha infatti dato il via libera allo spettacolo “Passione live”, basato sul film di John Turturro. Nel frattempo, nel feudo deluchiano, il sindaco di Salerno ha vietato i festeggiamenti in piazza. Cosa succederà a Napoli? È tutto da vedere, quel che è certo che se per i napoletani sarà un Capodanno forzatamente tranquillo, per i due occupanti dei rispettivi palazzi saranno notti tutt’altro che serene.

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Giornalista napoletana, classe 1992. Vive tra Napoli e Roma, si occupa di politica e giustizia con lo sguardo di chi crede che il garantismo sia il principio principe.