È una domenica mattina a al forum Ambrosetti all’interno di Villa d’ Este a Cernobbio. Il luogo culto dell’élite italiana e non solo. Grande kermesse, gran teatro del potere e dell’economia, organizzato da mezzo secolo sul lago di Como, dove il massimo dell’intemperanza è rappresentata dal dover sopportare l’assordante suono del gong, che scandisce l’inizio e la fine, dei panel.

L’ultimo giorno a Cernobbio

La terza e ultima giornata della 51esima edizione del tradizionale evento intitolata “Lo scenario di oggi e di domani per le strategie competitive” dedicato alle opposizioni vede il susseguirsi della leader del Pd Schlein, del leader di Azione Calenda, di quello di Italia Viva Renzi e del deputato Avs Bonelli. Interventi anche del viceministro Salvini, i ministri Nordio e Zangrillo, e il ministro dell’Economia Giorgetti. Arrivano tutti abbronzati, appena tornati dalle vacanze, merito delle quattro settimane concesse ai parlamentari. Le buone intenzioni c’erano tutte (all’inizio) per creare “il campo extra-large” salvo poi il forfait di Giuseppe Conte per restare in Campania a sostenere il candidato alle elezioni regionali Roberto Fico. La conferenza inizia con la presentazione del sondaggio politico a cui hanno votato i partecipanti: l’82 per cento ha promosso l’operato dell’esecutivo di Giorgia Meloni, il 35,7 per cento le attribuisce un voto pari a 7, mentre nemmeno un imprenditore ha cliccato sull’1 (a cui si associa il giudizio più negativo). Situazione speculare, ma in negativo, nel campo delle opposizioni: il 70 per cento non ne promuove l’operato, con un 3,4 per cento che, invece, gli dà pieni voti.

La perfomance di Renzi

Ed è qui che Matteo Renzi si scatena: «Io vorrei conoscerle queste persone, le vorrei abbracciare una ad una…». Poi si ferma: «Certo, questi sondaggi… Me li ricordo i giudizi positivi sui miei referendum. Peccato che poi…». «Volete Meloni? Auguri!». «Sono venuto a Cernobbio per dire in faccia al mondo dell’impresa perché ho un giudizio così critico sul governo Meloni: c’è una distanza siderale tra le chiacchiere e i fatti. Meloni dice che la tassazione va ridotta, ma invece è aumentata dal 42 al 43». Implacabile. La platea applaude, ride durante il suo intervento, come se fosse un mattatore.

Schlein, Bonelli e le pause 

La segretaria Pd Elly Schlein chiede al governo «di fare subito due mosse a costo zero: introdurre un salario minimo legale come esiste in 22 paesi europei e intervenire immediatamente sul costo dell’energia». Angelo Bonelli di Avs mette subito le mani avanti: «So bene che non è da questa platea che prendo più voti, ma ci tenevo a farvi sapere le nostre posizioni». Ma Al forum di Cernobbio le cose più rilevanti succedono nelle pause. Tra uno show di Matteo Salvini che scherza sulla sua forma fisica con i fotografi che gli chiedono di mettersi in posa per una foto sfondo lago e un Carlo Nordio che smentisce una sua probabile candidatura come presidente della regione Veneto. A margine il portavoce di Europa verde: «Il leader di Azione Carlo Calenda? Ha fatto una scelta di campo: oggi (a Cernobbio ndr.) Calenda sedeva al panel delle opposizioni, ma nel suo intervento ha detto che il governo ha fatto bene, probabilmente doveva stare al “panel della maggioranza”». La risposta di Calenda: «Peggio del populismo di Conte e Fico c’è solo il cretinismo di Bonelli. Tra proposte di requisizione di case sfitte e sostegno a chi tira oggetti alla polizia, Bonelli e compagni rappresentano per il governo la migliore garanzia di sopravvivenza». Altro che alleati in tutte le regioni: nel centrosinistra finisce a insulti.

Sara Akoubi

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